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«Se la Reggiana sabato vince è fatta: con l’Entella sarà gara equilibrata»

Luigi Cocconcelli
«Se la Reggiana sabato vince è fatta: con l’Entella sarà gara equilibrata»

Parla mister Tabbiani del Fiorenzuola reduce dal ko di Chiavari

08 marzo 2023
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Reggio Emilia Inutile girarci attorno. Siamo allo snodo del campionato. Tra una settimana, dopo la trasferta di sabato a Reggio Emilia e quella del martedì successivo a Cesena dell’Entella, si saprà molto di più sulla lotta al vertice.

Anche perché poi resteranno da disputare solo sei partite, e per la Reggiana ben quattro in casa, e saranno finiti anche i confronti diretti.

Per Luca Tabbiani, allenatore del Fiorenzuola che in sette giorni ha incontrato sia il Cesena che l’Entella, comunque, è una corsa a due. «A parte che i romagnoli li ho visti un po’ scarichi, hanno lasciato grandi energie fisiche e mentali nel match con la Reggiana e hanno subito il contraccolpo psicologico di non essere riusciti a riaprire il campionato. Nove punti sono tanti, vorrebbe dire che la squadra di Diana, dopo aver perso solo quattro partite in tutto il torneo, dovrebbe fallire quattro su otto, mi pare impossibile».

Corsa a due, dunque. Chi vede favorita, Tabbiani?

«Premesso che le abbiamo affrontate in momenti diversi, e tre giorni fa l’Entella era in piena emergenza per l’indisponibilità di ben nove giocatori, sono indubbiamente le più forti. Del resto, i numeri parlano chiaro: nove vittorie e due pareggi nelle ultime undici partite per i liguri; altrettante vittorie, un pareggio e una sconfitta - che ad Ancona può starci - per i granata. Hanno entrambe fisicità, qualità, intensità, panchine lunghe per sopperire ad eventuali assenze e da cui attingere risorse in corso d’opera. Giocandoci contro, a differenza delle altre, capisci subito che sono di un'altra pasta. Vedo una sfida equilibrata tra le due, con la Reggiana che mi pare più organizzata e che avrà dalla sua il fattore campo e due risultati su tre».

Partita decisiva?

«Non al 100% ma quasi. Se la Reggiana vince, è fatta: nove punti che poi sarebbero dieci a sette giornate dalla fine mi paiono irrecuperabili. Se esce il pareggio, quasi, perché comunque il vantaggio resta invariato e lo scoglio più duro è superato. Se invece la spuntasse l’Entella, allora il campionato sarebbe completamente riaperto».

Tatticamente le squadre giocano in modo diverso: l’Entella difende a quattro e gioca con il trequartista...

«Non più, ultimamente ha cambiato, con noi ha fatto un 3-5-2, poi ha Ramirez che parte mezz'ala ma può alzarsi dietro le punte, determinare un 3-4-1-2».

La Reggiana ha maggior spinta sulle corsie con Guiebre e Gugliemotti, può essere la svolta?

«Con Tomaselli, Favale e Barlocco, anche l’Entella nei quinti ha gente di gamba e corsa. Rispetto all’ultima Reggiana, avendo in Zamparo, che a Reggio conoscono bene, un centravanti d'area, cerca ancor più la soluzione del cross. Vedo una partita equilibrata, dove bisognerà fare attenzione ai dettagli e cercare di sbagliare il meno possibile».

In casa Reggiana non firmerebbero a priori per un pareggio, è una frase fatta?

«Hanno ragione. Fanno bene a dirlo e a pensarlo. Non puoi pensare di giocare tutto il match per il pareggio, non rientra nel modo di pensare di Diana e sarebbe rischioso. L’episodio avverso può sempre arrivare. Con il risultato di 0-0, nell'ultimo quarto d’ora sarebbe l’Entella a dover per forza assumersi qualche rischio in più, osare, perché alla fine il pareggio non le servirebbe granché». l