Esulta il coach Sakota «Una grande difesa ha fatto la differenza»
Dopo la delusione cocente di Verona, è arrivata una gioia per Sakota che vince con una diretta avversaria per la salvezza ribaltando anche la differenza canestri.
Reggio Emilia Dopo la delusione cocente di Verona, è arrivata una gioia per coach Sakota che vince con una diretta avversaria per la salvezza ribaltando anche la differenza canestri.
L’allenatore biancorosso temeva la potenza di fuoco degli avversari ma i suoi giocatori hanno saputo resistere.
«Innanzitutto vorrei complimentarmi con i ragazzi e con il pubblico che ci ha sostenuto per tutta la gara- esordisce Sakota- Questa era la prima partita dove partivamo col favore del pronostico e siamo riusciti a centrare il nostro obiettivo».
Qual è stata la chiave della gara su cui aveva puntato?
«Conoscevamo le caratteristiche di Napoli, il suo attacco molto forte. Fin dall’inizio ci serviva una grande difesa, ci eravamo concentrati su quello e siamo stati bravi a concedere pochi tiri aperti anche se sotto all’inizio abbiamo sofferto Williams. Siamo però riusciti col tempo a prendergli le misure meglio e a limitarlo».
Ha fatto una sua tabella di marcia per la salvezza?
«Assolutamente no.Di sicuro però ci servirà fare qualche colpo esterno dove non partiamo favoriti. L’unico calcolo che faccio è che se le vinciamo tutte ci salviamo».
Cosa serve per poterci salvare?
«La cosa importante ora è trovare continuità e solidità. Ci stiamo allenando bene, anche durante la pausa si è lavorato duro e stiamo crescendo. Anche quando abbiamo perso nelle ultime gare, non abbiamo mai preso imbarcate, mai mollato. Se continuiamo su questa strada credo che potremo fare qualche colpo a sorpresa. Con Napoli la prima cosa da fare era vincere, la seconda cosa era ribaltare la differenza canestri. Siamo riusciti a fare entrambe».
I rimbalzi quanto hanno pesato? Con Hopkins da “4” può proteggere meglio il ferro?
«Siamo andati molto bene a rimbalzo grazie ai nuovi innesti, ma per prendere tanti rimbalzi è importante tutta la fase difensiva perché è necessario che l’avversario sbagli i tiri. Noi però dobbiamo stare più attenti alle palle perse».