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Basket serie A

Unahotels al bivio Trieste

Adriano Arati
Unahotels al bivio Trieste

Nell’anticipo all’Allianz Dome la chance di svoltare la stagione. Sakota: «Per salvarci dobbiamo iniziare a vincere in trasferta»

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Reggio Emilia Il secondo gradino, quello fondamentale per iniziare a trovare spinta e fiducia. Deve salirlo questa sera a Trieste la Unahotels che, ricaricata nel morale e nella classifica dal netto successo interno con Napoli, ha il dovere di continuare a credere nella permanenza in serie A. Per farlo, ha bisogno di vittorie in senso assoluto e ancor più ha bisogno di superare le altre squadre invischiate nella corsa salvezza. Proprio come Trieste, che a quota 18 punti può ancora avere ambizioni di ottavo posto e di playoff ma prima di tutto, come ha ricordato il vicepresidente e gm Mario Ghiacci, vuole chiudere i conti sulla questione primaria, quella della sopravvivenza nella massima serie.

Reggio ha la necessità di tornare a casa coi 2 punti, magari pure con uno scarto positivo di 6 punti così da ribaltare il 79-84 dell’andata in ottica classifica avulsa.

La sconfitta interna dell’andata era stata uno dei punti più bassi del già grigio cammino biancorosso, una prestazione smorta costata il posto a Max Menetti, esonerato il giorno seguente.

Continuare a muovere la classifica è fondamentale, perché i punti servono concretamente e perché una vittoria darebbe una scarica di energia non da poco. Darebbe il la a una mini-striscia positiva, due successi filati, un’eventualità accaduta una sola volta in stagione, a gennaio; un dato, questo, che racconta molto delle sofferenze Unahotels sino a questo momento.

Inoltre, con un occhio al calendario, il match odierno potrebbe regalare, dopo tanti mesi, l’addio all’ultimo posto solitario. Verona ospita una Venezia affamata di punti, Scafati va a Treviso in uno scontro diretto dall’enorme valore per la salvezza e Napoli accoglierà Brindisi, una delle squadre più in forma del momento, fermata solo da Milano di recente.

Guardare agli altri non è mai il massimo, ma la Unahotels non può farne a meno, e se i risultati altrui girassero bene anche il non ambitissimo titolo di fanalino di coda potrebbe finalmente essere spedito altrove. Con tutte le ricadute positive del caso: i biancorossi ne guadagnerebbero in fiducia, oltre che nella posizione, e al contrario le rivali si ritroverebbero con un cliente in più a cui pensare, in special modo Napoli, in svantaggio nella differenza canestri, e Scafati, che arriverà al Bigi a inizio aprile dopo aver vinto 61-59 all’andata.

Prima di tutti i conti, l’occhio deve andare alla vittoria. Questione non da poco, contro una formazione sinora molto compatta ed efficace, capace di esprimere un buon basket e di produrre risultati forse oltre alle aspettative. Ha lunghi atletici, è forte a rimbalzo e toccherà ancora una volta al rinnovato reparto sotto canestro della Unahotels fare la differenza, sfruttando la presenza atletica di Lee e il fisico e la tecnica del duo Hopkins-Reuvers.

In casa i giuliani amano correre, controllare la gara sotto ai tabelloni e dettare ritmo sarà ancora una volta cruciale per Reggio. La formazione di Sakota dovrà cercare di governare cadenze e schemi con un Senglin ancora non al massimo, sempre alle prese con il fastidio muscolare alla gamba destra. Il play Usa si è allenato coi compagni, pur senza forzare, e sarà disponibile. Quanto la sua presenza sia preziosa lo si è visto sei giorni fa con Napoli, sia come alternativa a Cinciarini nella costruzione sia nella finalizzazione, soprattutto al tiro pesante, grande cruccio biancorosso in questi mesi di patimenti.

«Sappiamo bene l’importanza della posta in palio, a Trieste così come in tutte le sfide che ci aspettano da qui al termine della stagione - ammette il coach reggiano Dragan Sakota - siamo stati bravi e responsabili nel modo in cui siamo scesi in campo contro Napoli, ma non basta. Per salvarci dobbiamo trovare il modo di vincere anche in trasferta».

In quest’ottica, «la sfida contro Trieste è una prima opportunità per noi, credo che le motivazioni non manchino ai miei ragazzi. Sono un team con rotazioni ampie ed estremamente attrezzato nel reparto lunghi, non a caso occupano il secondo posto nel ranking dei rimbalzi totali in tutta la Serie A».

Perciò, avvisa, «dovremo far attenzione alle loro grandi doti atletiche sul pick and roll, ma anche alle qualità dei tiratori sul perimetro, che fanno di Trieste una squadra molto ben bilanciata».l