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«La Reggiana ci esalta»

Luigi Cocconcelli
«La Reggiana ci esalta»

Marco Gaburro, allenatore del Rimini «È molto motivante sfidare un’avversaria così forte»

24 marzo 2023
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Reggio Emilia La fase difensiva determinante per indirizzare il mach da una parte o dall’altra. Marco Gaburro, tecnico del Rimini, ha ben delineato il piano tattico per domani. Su entrambi i fronti.

«La Reggiana - spiega - ultimamente forse produce un gioco meno fluido, col passar del tempo e l’avvicinarsi alla meta sente salire la pressione, fa più fatica a segnare, ma è molto brava a tenere gli avversari lontano dalla propria area. Concede poco o nulla. Domenica mi aspetto una squadra granata attenta, propositiva, che vorrà vincere ma con pazienza e, soprattutto, attenzione dietro, noi dovremo essere puntuali nello sfruttare le poche occasioni che ci capiteranno, perché sono convinto non ne avremo molte a disposizione, dovremo cercare di offendere senza lasciare troppo spazio dietro a noi e viceversa sfruttare quelli che riusciremo a trovare».

Rimini che ultimamente fatica a trovare la via del successo al “Neri”. Come se lo spiega?

«Per tutto il campionato non siamo mai stati continui nella prestazione e non sempre c’è stata correlazione tra prestazione e risultato. A volte abbiamo vinto partite senza esprimere un gran gioco e altre in cui siamo usciti sconfitti pur dopo una partita qualitativamente e per intensità positiva, poi è chiaro che se giochi in casa con Entella o Reggiana è più difficile far risultato».

La sconfitta interna di una settimana fa con la Recanatese è stata dolorosa, c’è chi parlato di entusiasmo un poco spento, di una squadra che non si diverte più come prima, che momento sta vivendo il Rimini?

«Sì, quella partita l’abbiamo sbagliata, inutile stare a girarci attorno. Abbiamo concesso due reti a campo aperto e poi c’è stata una reazione un poco scomposta, ma è acqua passata, per il resto se anche nel girone di ritorno, specie in casa, abbiamo registrato qualche vittoria in meno e qualche pareggio in più siamo in linea con gli obiettivi. La società sta facendoci capire quale era l’obiettivo iniziale: stazionare stabilmente nella parte sinistra della classifica, arrivare come minimo decimi, attualmente lo siamo e vogliamo fermamente raggiungere i playoff».

Decisive le motivazioni?

«Noi ne avremo tante, l’avversario è quello che ti esalta, vogliamo ritrovare la vittoria che a casa nostra manca dal 10 dicembre e difendere la decima posizione. Alla Reggiana le motivazioni non mancheranno di certo, forse avrà lei più pressione, l’obbligo di vincere, ma ha anche una rosa, una caratura, una completezza di organico superiori».

A giudicare dalla prevendita pare saranno più i tifosi della Reggiana, lei in casa e voi in trasferta…

«Alla fine credo che duemila sostenitori nostri ci saranno. Sarà una bella cornice e questo è importante per il calcio. Sugli spalti sarà spettacolo e se i tifosi della Reggiana saranno più numerosi vorrà dire che ai miei dirò quel che disse Herrera ai giocatori dell’Inter al Bernabeu e che ha fatto storia: “Vedete tutta quella gente, è qua per voi”».

La Reggiana sarà priva di Guiebre. Dal tecnico granata Aimo Diana si attende una scelta più conservativa, con Fiamozzi, o l’arretramento di Nardi o Vallocchia?

«All’inizio una scelta conservativa, poi per cambiare c’è tutto il tempo ed il modo in corso d’opera. Le soluzioni non gli mancano di certo».l