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«Serve un medico a bordo campo in tutti i campionati minori e giovanili»

«Serve un medico a bordo campo in tutti i campionati minori e giovanili»

La proposta dell’opinionista Romano Ferretti che fu salvato dopo un malore ad Arceto

28 marzo 2023
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Reggio Emilia Dopo le vicende dello scorso fine settimana, il tema dei presidi medici durante gli incontri di calcio è tornato prepotentemente alla ribalta. L’argomento tocca in modo particolare le partite delle categorie dilettantistiche, così come quelle dei campionati giovanili.

Romano Ferretti ne parla a ragion veduta: «Nel febbraio 2022 mi è sopraggiunto un malore ad Arceto, al termine del confronto tra i biancoverdi e il Colorno - ricorda il dirigente di lungo corso, oggi popolare opinionista del programma televisivo 91° minuto, stasera su Telereggio -. La prontezza dei soccorsi ha fatto la differenza, permettendomi di essere ancora qui a raccontare quanto accaduto: oltre a disporre di un defibrillatore a portata di mano, l’Arcetana ha anche messo in campo persone competenti in grado di manovrare l'indispensabile strumento medico. Ora, i fatti di questi giorni impongono un'autentica riflessione sulla sicurezza sanitaria di giocatori, tecnici, dirigenti e pubblico durante le partite».

Ferretti puntualizza poi il quadro normativo.

«La presenza di un defibrillatore in ogni centro sportivo è obbligatoria per legge, ma purtroppo a livello di calcio dilettantistico spesso mancano le persone capaci di farlo funzionare. Poi quando si gioca in Serie D sono obbligatori sia l'ambulanza sia il medico, mentre in Eccellenza ne basta uno dei due. Purtroppo, però, capita che alcuni club di Eccellenza non rispettino le leggi e i regolamenti in materia - rimarca Ferretti - ad esempio, nel Parmense mi è capitato di dover accompagnare personalmente un ragazzo al pronto soccorso perché medico e ambulanza non erano presenti. Oltretutto, dalla Promozione in giù non c’è nessuna norma specifica in merito a medici e ambulanze: come se nelle categorie inferiori non fosse necessario tutelare la salute».

Di qui, Ferretti lancia la proposta: «I medici e le ambulanze servono pure negli altri campionati compresi quelli giovanili, non solo in D e in Eccellenza. Qualcuno potrebbe rilevare la mancanza di personale sanitario per coprire tutte le gare, ma io mi permetto di rilanciare con una domanda: quante sono le società che non hanno i presidi perché non riescono ad averli, e quante sono invece quelle che non li hanno soltanto perchè non esiste l'obbligo? Inoltre, sui defibrillatori il Csi indica una strada molto interessante da seguire - aggiunge l’opinionista -. Nel Torneo della Montagna, l'arbitro dà inizio alla partita solo dopo aver accertato la presenza del macchinario e anche di una persona in grado di utilizzarlo con tanto di patentino: una regola che a mio parere andrebbe applicata pure in ambito Figc».l

N.R.

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