Gazzetta di Reggio

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Calcio, serie C

Reggiana, vittoria obbligata

Wainer Magnani
Reggiana, vittoria obbligata

Oggi con la Recanatese non sono ammessi errori I granata devono ritrovare aggressività ed efficacia sotto porta

31 marzo 2023
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Reggio Emilia Partiamo da un presupposto: la Reggiana è padrona del proprio destino. A quattro giornate dalla fine è in testa al campionato con due punti di vantaggio sull'Entella e quattro sul Cesena. A volte ce lo dimentichiamo. Ecco perché oggi la sfida contro la Recanatese (ore 17.30) deve rappresentare la prima delle quattro tappe di avvicinamento alla serie B. Un percorso che non sarà agevole o in discesa, ad iniziare dalla sfida odierna ma alla portata di una Reggiana che è capolista dal 20 novembre 2022. È vero, dopo l'impresa del Manuzzi contro il Cesena i granata hanno accusato una flessione in termini di punti (9 in 6 partite) e di gol realizzati. Ecco, se si può fare un appunto occorre rimarcare che la Reggiana, tra rigori sbagliati e gol subiti, ha commesso troppi errori per cui è logico chiedere a Rozzio e compagni una maggiore attenzione nei particolari per evitare che gli episodi diventino determinanti. Ma torniamo al concetto fondamentale: la vittoria. Un successo oggi è indispensabile per mantenere la testa della classifica, per guardare con ottimismo al risultato delle dirette concorrenti ma soprattutto per preparare al meglio la prossima sfida, sempre al Città del Tricolore, tra cinque giorni contro la Fermana. Cosa serve per conquistare i tre punti? Una Reggiana decisamente più aggressiva e meno attendista; la verve dei suoi attaccanti che da troppe giornate, per vari motivi, hanno le polveri bagnate; l'incoraggiamento incondizionato del pubblico e un briciolo di buona sorte. Sono quattro fattori che possono essere dalla parte della Reggiana, nel rispetto di una Recanatese che è una matricola terribile. Lo dicono i numeri: tre vittorie esterne (Lucca, Fiorenzuola e Rimini) nelle ultime quattro partite. Un avversario spensierato, che gioca un calcio di ripartenza e non a caso ha conquistato più punti in trasferta (25) che in casa (17) e con un Alessandro Sbaffo, ex di turno, che sappiamo essere in grado di fare la differenza. Detto ciò, la Reggiana è nelle condizioni, anzi diciamo ha l’obbligo di puntare senza discussioni alla vittoria. In questi casi si dice che non importa la prestazione ma spesso è un luogo comune per giustificare un successo immeritato. Una squadra per vincere deve fare affidamento sulla sua identità di gioco, sulle conoscenze che ha messo assieme in questi mesi. Quando si parla di certezze e di consapevolezza significa essere una squadra forte perché sa dominare l'avversario. Poi può succedere di vincere la partita grazie al colpo di un giocatore, vedi Kabashi contro la Torres ma per essere vincenti occorre ritrovare la Reggiana che fino alla sfida di Cesena è stata dominante nelle prestazioni e nei numeri: 7 vittorie di fila, 13 vittorie su 15 partite. Reggiana stanca? Sembra più un alibi o un luogo comune altrimenti non si spiegherebbero i secondi tempi di Pontedera, contro la Torres e anche gli ultimi quindici minuti a Rimini. Può essere un fattore mentale, questo sì ma per scacciare le paure c'è una sola medicina: la vittoria. Oggi in panchina siederà Alessio Baresi, vice di Aimo Diana squalificato e “guardato a vista” dai funzionari della Procura Federale. A livello di formazione, invece, i granata ritrovano a sinistra Guiebre fresco di nazionale e probabilmente spetterà a Fiamozzi sostituire sulla fascia destra lo squalificato Guglielmotti, mentre Cauz riprenderà il suo posto sul centro sinistra nella difesa a tre al posto dello squalificato Laezza. Una Reggiana che potrebbe osare di più (3-4-3) con un attaccante in più (Varela) e un centrocampista in meno. l