Neglia torna a Reggio Emilia da ex: «La Fermana vuole i playoff»
L’attaccante nega di avere velleità di vendetta verso chi lo ha ricusato: «Se dovessi segnare non esulterei: alla Reggiana sono stato bene»
Reggio Emilia «Se segno, non esulto. Come sono legato alla piazza di Fermo, posso dire lo stesso per quella di Reggio Emilia. Fa infatti parte della mia storia recente». Coi “se” e coi “ma” non si fa la storia anche se il dubbio viene: ci fosse stato lui sabato scorso, su quella palla calciata da Capone addosso al portiere della Recanatese, staremmo forse parlando di una storia diversa. Una delle qualità migliori dell’attaccante classe 1991, attualmente in forza alla Fermana, è infatti proprio la freddezza sotto porta. Lo ha dimostrato l’anno scorso, con le 5 reti in granata realizzate perlopiù in contropiede, e ha ancora voglia di dimostrarlo in questo finale di stagione, che lo vede con tre soli gol all’attivo tra Audace Cerignola e Fermana.
Neglia, come arriva la Fermana a questa partita?
«Con serenità. La vittoria col Siena ci ha dato 3 punti importanti e ci permette di guardare un po' più in là. La distanza di soli due punti dal Rimini ci permette anche di puntare ai playoff. Ci siamo creati delle possibilità e vogliamo crederci».
Che stagione è stata la sua?
«Non lineare. Ho cominciato la preparazione a Reggio, poi sono approdato a Cerignola dove non sono stati mesi facili. Ho quindi fatto la scelta di tornare a Fermo dove mi sento apprezzato».
Come si spiega il calo della Reggiana?
«Non me lo aspettavo. Allo stesso tempo il campionato di C è molto difficile e, soprattutto per chi è davanti, può capitare di incappare in qualche partita non facile. La Reggiana ha però dalla sua il calendario più semplice».
Ma la Reggiana non è più padrona del proprio destino ...
«Deve sperare in uno scivolone dell’Entella, che comunque a Lucca non avrà vita facile. In ogni caso la squadra deve concentrarsi solamente su se stessa».
Che tipo di gara sarà quella di domani sera?
«Mi aspetto una Reggiana forte, compatta, con le idee chiare e con personalità. Dall’altra parte ci saremo noi, faremo la nostra partita dando il massimo».
Sente ancora qualche suo ex compagno?
«Ogni tanto li sento, sarò felicissimo di salutarli. Quella in granata è stata un’annata importante».
Magari saluterà meno volentieri lo staff tecnico...
«Non voglio portare rancore, voglio conservare il ricordo della bella stagione che abbiamo fatto. Fa parte del lavoro fare delle scelte, va bene così. Mi sono trovato bene da voi».
Che vinca il migliore, allora. O forse no?
«Questa gara arriva da un punto di vista emotivo in un momento non semplice. Sono legato alla Reggiana ma da un punto di vista professionale e per senso di appartenenza darò il massimo per la mia Fermana». l