Il ritorno in B

Capitan Rozzio guarda già avanti: «Spero di restare ancora alla Reggiana»

Gian Marco Regnani
Capitan Rozzio guarda già avanti: «Spero di restare ancora alla Reggiana»

Il difensore granata: «Quest’anno la differenza l’ha fatto il rendimento in trasferta» Fausto Rossi: «Un cerchio che si chiude: ci siamo ripresi ciò che la sfortuna ci aveva tolto»

17 aprile 2023
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Nel bene e nel male i senatori della Reggiana ci hanno sempre messo la faccia. Meno di due anni fa, il 7 maggio 2021, Paolo Rozzio e Fausto Rossi dalla sala stampa del “Città del Tricolore” prendevano la parola al termine di Reggiana-Spal, match che sancì la matematica retrocessione in Serie C, chiedendo scusa alla città e ai tifosi.

Trascorsi 708 giorni da quel triste capitolo, la città di Reggio e i suoi tifosi hanno accolto in modo trionfale il rientro a casa dei suoi capitani.

«Rispetto a quella del 2020 non trovo molte differenze – spiega il capitano Paolo Rozzio, a Reggio dal 2016 e giunto alla terza promozione in B in carriera (la prima col Pisa e le altre in granata, ndr) – Allora non fu facile giocare tre partite decisive dopo il lockdown e quest’anno non è stato facile restare in testa fino alla fine. Nelle ultime partite abbiamo avuto una piccola flessione ma alla fine la vittoria è stata meritata. In alcuni momenti ho pensato che non si potesse vincere il campionato, in altri l’esatto contrario. Ieri (sabato, ndr) avevo la sensazione che l’Entella potesse vincere ma ero anche certo che noi avremmo vinto le ultime due partite. I tifosi? Quest’anno in particolare credo che abbiano fatto la differenza in trasferta, non a caso il nostro rendimento lontano da casa è migliorato rispetto alla precedente stagione».

«Provo solo sensazioni bellissime e inspiegabili, per me è un cerchio che si chiude – gli fa eco il vicecapitano Fausto Rossi, arrivato in granata nel 2019 con Alvini – Volevamo andarci a prendere qualcosa che la fortuna ci aveva tolto nello scorso campionato e ci siamo riusciti. Ho sempre creduto nelle potenzialità dei compagni e nel lavoro quotidiano con il mister. Ho capito che era l’anno buono dopo la vittoria di Cesena, il crocevia della stagione che ci ha fatto svoltare. Sapevamo che sarebbero arrivate delle difficoltà e confesso che sotto di due gol a Rimini ho iniziato a temere il peggio, ma la reazione di rabbia negli ultimi dieci minuti che ha quasi portato alla vittoria ha dimostrato che siamo uomini veri. E alla fine quel punto ha fatto la differenza. Un aggettivo per descrivere la mia stagione? Direi resiliente, anzi “antifragile”. Dopo Fiorenzuola sembrava che potesse andare tutto per il verso sbagliato invece ci siamo ricompattati e abbiamo fatto un grande campionato terminato con una grande vittoria».

Inevitabile dare uno sguardo al futuro, visto che entrambi i giocatori vedranno scadere il proprio contratto il prossimo 30 giugno. Ed è proprio qui che il caldo solo che ieri ha baciato la squadra e i tanti tifosi accorsi a Cavazzoli per festeggiare la promozione in B lascia spazio alle nuvole.

«Nessuno della società si è sbilanciato durante l’anno, io ovviamente spero che mi rinnovino perché ho voglia di continuare a giocare per più anni consecutivi in B con la Reggiana – precisa Rozzio – Se ho sentito delle parole? Sì, tante. Anche positive. Ma in questo mondo le parole contano fino a un certo punto, così come i desideri dei giocatori. Alla fine, contano le volontà delle società e se non combaciano con quelle dei calciatori, le strade poi si dividono».

«Tutto quello che potevo fare era dimostrare in campo il mio valore – aggiunge Rossi – Se decideranno che mi sono meritato il rinnovo ne parleremo e prenderemo una decisione di comune accordo. In caso contrario, ognuno andrà per la propria strada».