Reggiana, parla Alfredo Amadei: «Che emozione a Olbia»

Wainer Magnani
Reggiana, parla Alfredo Amadei: «Che emozione a Olbia»

Il figlio del patron Romano, presente al Bruno Nespoli e adesso i tifosi sperano in un suo coinvolgimento nell’ Ac Reggiana

19 aprile 2023
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Reggio Emilia Sabato scorso al “Bruno Nespoli” di Olbia non è passata inosservata la presenza di Alfredo Amadei, figlio del patron Romano e presidente dell'Immergas.

I tifosi hanno sempre intravisto in Alfredo quella continuità, più familiare che aziendale, che potesse garantire un futuro alla Reggiana. Ma fino a sabato ogni volta che si accennava ad Alfredo questo discorso, il suo diniego era sistematico e netto: «Io penso solo al Lentigione» o al massimo azzardava un altro concetto rimarcando come priorità l'interesse del padre Romano alla Reggiana.

Ma allora cosa ci faceva a Olbia? A questa domanda Alfredo ha risposto: «Sono venuto per rappresentare mio padre vista l'importanza della partita».

Alfredo Amadei aveva azzardato anche un’altra versione: 28 anni fa Olbia è stata una partita decisiva per la vittoria del campionato del Brescello dalla Serie C2 alla C1. In realtà, però quella sfida fu importante ma non coincise con la promozione perché mancavano ancora troppe partite alla fine del campionato.

Alfredo Amadei era arrivato a Olbia sabato mattina nell’albergo della squadra. Inizialmente era rimasto in disparte ma più passavano i minuti e più si sentiva coinvolto. Ha seguito la partita dalla tribuna, poi alla fine è andato in campo a ringraziare i giocatori. Più passavano i minuti e più la sua emotività aumentava al punto che si è lasciato andare in una spontanea commozione finale. Agli amici ha raccontato che non si aspettava di provare tali emozioni, di essere coinvolto così tanto ma i tifosi, i giocatori e tutto l’ambiente lo hanno contagiato. Alfredo ha subito ripreso la via di casa per essere presente alla partita del Lentigione. Ma ciò che gli è successo al “Bruno Nespoli” l’ha toccato in modo significativo. Va rimarcato che Alfredo Amadei, in alcune occasioni, è stato il relatore in occasione della visita della Reggiana allo sponsor Immergas e i suoi discorsi motivazionali sono sempre stati molto coinvolgenti e dettati da uomo di sport. In quei ragionamenti c’era l'impronta del dirigente di calcio anche se in questa logica ha sempre espresso una precisa filosofia: il presidente di una squadra di calcio deve vivere ogni giorno lo spogliatoio, deve avere un confronto quotidiano con i calciatori e con lo staff. Questo è stato per anni il suo modo di vivere il calcio col Lentigione. Forse un po’ meno quest’anno ma lui afferma per motivi di lavoro più che per le difficoltà della squadra. Questo è il suo modo di fare calcio e del resto anche a Olbia non si è sottratto a questo ruolo, seppur solo in versione di presidente dell’Immergas perché ha avuto una parola di apprezzamento per tutti i giocatori granata. Se per i tifosi granata è stata una novità vedere Alfredo Amadei a Olbia, scendere in campo, rilasciare interviste e comunque sentirsi partecipe della promozione della Reggiana, in azienda, all’Immergas era da tempo che questa “voce” circolava con insistenza al punto che nessun dipendente o dirigente dell'azienda di Lentigione si è sorpreso nel vedere Alfredo a Olbia.

Ora ogni illazione è fuori luogo e non ha nessuna concreta connessione con la realtà. Più volte ad Alfredo è stato chiesto di entrare a far parte della Reggiana e sempre col massimo garbo ha rispedito al mittente l'invito asserendo che il club granata è di pertinenza del padre Romano. Che, però, il calcio abbia accompagnato la sua vita fin da giovane è una realtà perché con il padre Romano ha vissuto le esaltanti stagioni al Brescello. Si potrebbe dire che calcio e caldaie sono il suo pane quotidiano.