Nella corsa salvezza ora la Unahotels deve preoccuparsi di Verona e Varese
In un contesto di grande incertezza risulta vitale vincere domani contro Brescia
Reggio Emilia Si complica non poco il finale della corsa salvezza che coinvolge la Unahotels, una lotta che rende davvero cruciale la sfida interna di domani sera con Brescia.
Lo scenario si è ingarbugliato per i risultati dell’ultimo turno infrasettimanale, decisamente sfavorevoli ai biancorossi, e per due vicende extra-campo che potrebbero avere conseguenze notevoli, la sanzione a Varese e la squalifica per doping del triestino Corey Davis.
Situazione confusa
Le partite disputate fra martedì e mercoledì lasciano un sapore agrodolce. Napoli ha perso nettamente con Milano e Scafati si è arresa solo nel finale alla Virtus Bologna, dopo aver lottato alla pari a lungo, mentre Trieste è caduta nettamente a Sassari. Verona però ha espugnato il campo di Trento (69-70) salendo a 18 punti, mentre Treviso si è imposta con forza su Pesaro, e Varese ha superato Brindisi in rimonta. Verona e Varese, pur sotto, sono le formazioni che fanno più paura perché il confronto diretto è sfavorevole – 0-2 con i veneti, differenza canestri negativa con i lombardi – e in un eventuale arrivo in parità la classifica avulsa potrebbe regalare esiti sgraditi. Treviso si sgancia dal gruppo a 20 e sale a 22, e la Nutribullet sarebbe invece una rivale da tenere alla pari, visto che in questo caso il 2-0 è a favore di Reggio.
Le distanze si accorciano ancora, quindi, nel campionato con la corsa per la sopravvivenza più equilibrata e complessa degli ultimi anni. Come se non bastasse, la sconfitta di Trento e quella di Brescia in casa con Venezia complicano la rincorsa playoff di due delle prossime tre avversarie reggiane, chiamate a propria volt a far risultato nelle gare rimanenti.
Scontri diretti
Il calendario della Unahotels non è dei più morbidi, con Brescia in casa, Sassari in trasferta e Trento all’ultimo turno ancora a Reggio, sfruttare il fattore campo sarà fondamentale, e di errori adesso non se ne possono più commettere. Anche perché le altre traballanti saranno coinvolte in parecchi scontri diretti, in particolare Verona, e qualche movimento verso l’alto in classifica sarà fisiologico. Rimanere a quota 20 potrebbe rivelarsi affare assai pericoloso.
Troppe variabili
Senza contare che l’ultima posizione di Varese è ancora ben lontana dall’essere confermata. La società lombarda ha deciso di rinunciare all’urgenza del ricorso contro i 16 punti di penalizzazione per la mancata dichiarazione delle pendenze pregresse con Tepic al momento dell’iscrizione, l’esito del secondo grado di giudizio arriverà nella prima decade di maggio, non oltre il 13, quando partiranno i playoff, ma comunque a stagione regolare conclusa. E l’esito della classifica al 7 maggio potrebbe poi essere sconvolto anche da una riduzione della sanzione verso Varese, se non da una sua cancellazione. L’altra variabile è la squalifica di Corey Davis, uno degli esterni di riferimento di Trieste, risultato positivo al test antidoping.
Gli esiti parlano di cocaina, il giocatore farà ricorso, l’ipotesi difensiva è quella di una contaminazione esterna, visti i bassi valori riscontrati. Davis al momento rimane sospeso e in caso di assenza prolungata i giuliani dovranno guardare a un sostituto comunitario, dopo aver esaurito i visti per gli atleti extracomunitari.
Con due turni rimanenti (per quello di domenica i tesseramenti sono già chiusi) sarebbe una corsa contro al tempo necessaria per una squadra che ha già perso l’esterno Hudson, infortunatosi dopo solo due gare dall’ingaggio e sostituito in fretta e furia dal lettone Stumbris. Trieste non è stata fortunata, dal rientro dalla pausa ha infilato 2 successi e 6 sconfitte, ritrovandosi invischiata in una lotta da cui sembrava essere riuscita a togliersi.