Gazzetta di Reggio

Sport

Calcio

Reggiana, Feralpi bestia nera

Roberto Tegoni
Reggiana, Feralpi bestia nera

Al debutto nella Supercoppa di C, i granata subito sotto per un errore di Voltolini subiscono il raddoppio su un altro svarione, poi Guglielmotti accorcia le distanze

3 MINUTI DI LETTURA





 
Salò (Bs). La buona notizia è che per quest’anno, a Salò, non ci andremo più. Quella cattiva, è che la Reggiana se la dovrà vedere altre due volte contro la squadra gardesana. La categoria sarà un’altra, però rimane un fatto: la piccola, grande Feralpi era e rimane una specie di bestia nera per la Regia, che esce (ancora!) sconfitta 3-1 dal Lino Turina nel secondo turno della Supercoppa di Serie C.

Visto l’abbrivio iniziale, poteva finire anche peggio, la sfida con i leoni del Garda. Una Reggiana in modalità “villeggiatura” scende in campo apparentemente distratta e con la testa altrove. Sarà l’aria del lago in una bella giornata di primavera, saranno i postumi di una sbornia da promozione che fatica a smaltirsi, la Reggiana del primo tempo non dà l’idea di una squadra desiderosa di portare a casa la Supercoppa.

Nella ripresa, invece, sale in cattedra la Regia, desiderosa per lo meno di non fare brutta figura in un minitorneo che interessa pochi, ma che poi, in fondo in fondo, tutti tengono a vincere. Pur senza strafare e tirando in porta col contagocce, il gioco espresso e la l’atteggiamento della squadra soddisfa i 500 reggiani al seguito. Il gol di Guglielmotti rompe il dominio della Feralpi e solo il sigillo finale di “core ‘ngrato” Siligardi rovina un finale dignitoso alla Reggiana, scombinando i calcoli che verranno fatti questa settimana per tentare di capire come alzare la Supercoppa.

La partita si sblocca al 10’ dopo un errore in disimpegno di Voltolini che serve Carraro sulla trequarti, il trequartista libera Pittarello in area che fa partire un diagonale perfetto sul secondo palo alla destra del portiere granata. Ci pensa poi Luciani ad assistere i padroni di casa, facendosi recuperare palla da Pittarello che stavolta imbuca per Zennaro, abile da sinistra a infilare Voltolini sul palo lontano, questa volta quello alla sua sinistra.

Nella ripresa, mister Diana deve fare i conti con gli infortuni: prima Cremonesi e poi Laezza lasciano il campo per problemi fisici e la Reggiana si mette ben presto a quattro in difesa, schierandosi col 4-3-3 con l’inserimento di Varela ad inizio secondo tempo. Non tanto questo cambio, ma una vera e propria invenzione balistica di Guglielmotti riaprono la contesa al 13’ della ripresa: il 44 granata sale all’altezza della trequarti destra verdeblù, guarda la porta e lascia partire un destro imprendibile che si infila nel sette alla destra di Pizzignacco. Rosafio fa la barba al palo su punizione al 17’, mentre Pellegrini flirta con il pareggio al 25’ quando prende la mira, ma sbaglia veramente di poco. Nel finale, Siligardi mette il punto esclamativo al match, porgendo provocatoriamente la mano all’orecchio e prendendosi le offese degli ultras granata.

Sabato si gioca al Città del Tricolore contro il Catanzaro, dominatore del girone C. La Reggiana ha bisogno di una vittoria netta contro i calabresi per alzare il trofeo. Ma basterà una buona prestazione per congedarsi col sorriso e tuffarsi nella nuova stagione di Serie B.l