«A Reggio Emilia ho trovato l’amore»
Libutti conferma che resterà alla Reggiana il prossimo anno: «Qui sto bene e sabato rientrerò in campo contro il Catanzaro»
Reggio Emilia La sua ultima partita è stata l’8 gennaio 2023, in casa contro il Siena. La stagione di Lorenzo Libutti pareva essere finita lì. La frattura del perone in allenamento aveva costretto lo staff tecnico a metterlo fuori lista, permettendogli di recuperare senza fretta. La promozione in B della Reggiana gli ha però regalato una seconda opportunità: sabato, nella gara di Supercoppa al “Città del Tricolore” contro il Catanzaro, avrà probabilmente la possibilità di riassaporare il terreno di gioco.
«Intanto sono tornato tra i convocati a Salò - afferma - mi manca il ritmo partita ma non importa quanto giocherò».
Come si sente adesso?
«È stato un periodo impegnativo, ma ho sensazioni positive. Ho cercato di proteggere il più possibile la zona infortunata. Sarà emozionante tornare».
Com’è stato vivere la promozione da fuori?
«Ho visto tutto dalla tribuna. A Olbia ci hanno messo un po’ a farmi entrare in campo, così intanto ho cominciato a fare i primi video dagli spalti. La festa in città la settimana successiva è stata bellissima».
Una serie B meritata.
«Assolutamente. Al mio primo anno a Reggio arrivavamo dal ripescaggio in C e con un gruppo giovane si è creata la magia giusta. L’anno seguente è stato molto particolare, mentre la scorsa stagione sappiamo come è andata. È quindi il giusto premio».
Facciamo un passo indietro. Si è arrabbiato per la modalità del suo infortunio?
«Più che arrabbiato, dispiaciuto. Sembrava una botta da niente. I primi controlli erano andati bene, poi sono stato ingenuo e non ho “ascoltato” il dolore che provavo, proprio per la smania di tornare».
In questi mesi ha sentito l’affetto di tante persone?
«Mamma e papà sono arrivati a Reggio e, nella sfortuna, ho comunque avuto modo di passare più tempo con loro. Non mi sarei aspettato così tanta vicinanza anche da parte della squadra».
Qualcuno in particolare?
«Giacomo Giovannini mi ha portato una cassa per la musica e un po’ di Parmigiano Reggiano. Rozzio, Rossi e Varela venivano a prendermi e a portarmi il caffè, Sciaudone mi mandava audio con le sue figlie che mi salutavano. Dire loro grazie è poco».
Il patron Romano Amadei ha speso parole belle nei suoi confronti. Che effetto le fa?
«Mi avrà scambiato per un altro...Scherzi a parte non so se merito le parole di Amadei, tutti quanti nel loro piccolo hanno contribuito alla promozione. Penso per esempio a Natan Girma, in prova con noi da gennaio senza contratto. Mi ha fatto capire quanto conti la passione per questo gioco».
L’anno scorso la sua permanenza non era certa. Adesso?
«State tranquilli, nessuna telenovela. Resto sicuramente alla Reggiana, darò il massimo per ripagare la fiducia».
C’è qualche altra novità?
«Ho conosciuto una ragazza di nome Dina. Non sono abituato, è iniziato tutto con una pizza dopo la sconfitta ad Ancona. Io e Rozzio eravamo rimasti a Reggio, non me la sentivo di uscire anche alla luce del ko ma lui mi ha detto di prepararmi e farmi bello».
A Reggio ha trovato dunque anche l’amore?
«Dopo la gara con l’Imolese anche i miei genitori hanno avuto modo di conoscerla. Per ora sta andando tutto bene...».l