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Dieci giorni per decidere il futuro del tecnico Aimo Diana

Wainer Magnani
Dieci giorni per decidere il futuro del tecnico Aimo Diana

Il primo passo è l’accordo con il ds Roberto Goretti, che vuole carta bianca

15 maggio 2023
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Il presidente Carmelo Salerno e il vice presidente Giuseppe Fico ai microfoni della Rai hanno ripetuto all’unisono un concetto: «Aimo Diana, avendo vinto, il campionato ha il rinnovo automatico del contratto e nei prossimi giorni ci incontreremo e parleremo assieme del futuro. Dovremo capire se il progetto è condiviso».

Sul discorso della permanenza del direttore sportivo Roberto Goretti, invece, non ci sono dubbi da parte della proprietà: «Goretti rimarrà sicuramente con noi, è una persona di parola e a prescindere dal fatto che ha il contratto ricambierà la fiducia che abbiamo riposto in lui».

Stando alle parole della proprietà, anche se non si è ancora espresso il patron Romano Amadei, che ha un peso rilevante nelle scelte, la decisione sulla conferma o meno del tecnico Diana scaturirà da un confronto sul progetto che la Reggiana vorrà portare avanti.

Su questo tema, però, sia il presidente Salerno che il vice Fico hanno espresso un concetto ben preciso: «Reggio Emilia merita di mantenere la categoria, non faremo voli pindarici ma cercheremo di radicarci in serie B. La società metterà a disposizione risorse importanti per centrare questo obiettivo». Morale della favola la proprietà è pronta a mettere a disposizione del ds Roberto Goretti un budget di tutto rispetto per la serie B.

Il budget

Nei giorni scorsi avevano ipotizzato un budget dai 14 ai 15 milioni di euro e dato che il 70% di queste risorse viene destinato alla forza lavoro si può dire che il ds Goretti avrà a disposizione un monte ingaggi lordo (costo azienda) per i giocatori, attorno agli 8 milioni, più un milione per lo staff tecnico mentre il restante servirà per dipendenti e collaboratori. Otto milioni lordi che sono gli stessi che quest’anno hanno speso Modena, Ascoli e Bari. È bene dare uno sguardo a questo monte ingaggi, che tra l’altro non tiene conto dei soldi spesi per le procure e le rescissioni, per capire cosa significa serie B. La Spal ha speso 10 milioni ed è retrocessa, il Sudtirol con 6,1 milioni è andato ai playoff. Il Cittadella (3,2 milioni) è una eccezione mentre il Perugia (6,5 milioni) il Cosenza (5,2 milioni) e il Brescia (6,6 milioni) rischiano la retrocessione diretta o ai playout. Questo per sottolineare che non sarà una questione di risorse messe in campo dalla proprietà a irrigidire Goretti e Diana al tavolo della trattativa ma piuttosto la tempistica e soprattutto la filosofia che deve caratterizzare il progetto della serie B.

Le sirene del Ds

La tempistica è importante soprattutto per il direttore sportivo Roberto Goretti perché è dal 15 aprile, giorno della promozione conquistata a Olbia, che sta programmando e gettando le basi per la Reggiana del futuro. Goretti ha bisogno di conoscere dalla proprietà quelle che sono le indicazioni programmatiche per portare avanti il mandato. Come si usa dire “avere carta bianca” per mettere in pratica ciò che i soci gli hanno indicato seguendo le sue idee. Da qualche settimana c’è un altro aspetto che ha messo fretta al direttore sportivo, vale a dire le insistenti voci che vorrebbero Roberto Goretti, non solo seduto al tavolo di Corsi dell'Empoli ma anche di altre importanti società di serie B che vogliono puntare a vincere il campionato. Come ha detto giustamente il presidente Salerno il ds umbro è un uomo di parola e il suo impegno, più che sulla carta, l'ha speso in una stretta di mano, anche col patron Amadei. Ma ha bisogno di risposte per essere operativo.

Una settimana, al massimo dieci giorni è quanto può aspettare Goretti prima di ascoltare le proposte di altre società.

Questo è il primo passaggio fondamentale, come ha sottolineato lo stesso Goretti in occasione della sua ultima conferenza stampa. In questo contesto si inserisce la conferma o meno dell’allenatore Aimo Diana che avrà esclusivamente un dialogo tecnico.

Condivisione

Goretti vorrà sapere da Diana come intende portare avanti il progetto per la serie B, quali sono i suoi orientamenti tecnici, tattici e gestionali. Il ds illustrerà all’allenatore quelle che sono le direttive della proprietà sull’eventuale rinnovo del contratto, sulla filosofia di come allestire la rosa dei 18 Over 23 e su quali basi si caratterizzerà il budget. Sono questi i principi su cui Goretti e Diana dovranno condividere il progetto.

Il sogno alternativo

L’allenatore dovrà essere in perfetta sintonia con le indicazioni della proprietà e di conseguenza con le scelte del direttore sportivo. In questo contesto torniamo ai due concetti che possono essere messi sul tavolo: privilegiare l’identità di squadra o rinnovare l’organico per adeguarlo alla serie B.

L’impressione è che la proprietà voglia andare a un profondo ringiovanimento e rinnovamento dell’attuale rosa mentre il tecnico granata, anche stando all’ultima dichiarazione, «credo che spesso le cose che ho detto si sono avverate quindi questo fa capire che di calcio un po’ ne capisco e certe dinamiche le conosco», vuole difendere «l’identità di squadra». Lo stesso Diana ha però preso atto che «c’è una discussione in seno alla proprietà, non mi resta che aspettare”.

Va anche rimarcato che a livello di ambienti calcistici, tra procuratori e direttori sportivi, Aimo Diana viene indicato come l’ideale allenatore della Sampdoria, dove è stato giocatore, ma c’è l'incognita del possibile fallimento del club. Poi ci sono diverse società di serie C ambiziose che hanno chiesto informazioni al suo procuratore Giovanni Bia (ma il tecnico bresciano vuole misurarsi con la serie B).