Il patron Amadei chiede una Reggiana da decimo posto
L’input è arrivato a Goretti nell’incontro programmatico di ieri
Reggio Emilia È durato circa tre ore il vertice in Immergas dei soci granata per definire nei dettagli il bilancio di previsione per il prossimo campionato di Serie B.
All’incontro era presente anche il direttore sportivo Roberto Goretti e il patron Romano Amadei ha indicato al manager umbro l’obiettivo per la prossima stagione della Reggiana: una salvezza tranquilla, da decimo posto.
La volontà del patron e di tutti i soci è di fare tesoro dell’esperienza di due anni fa per cercare di gettare le basi per aprire un nuovo ciclo che possa cogliere due aspetti: arrivare a rendere sostenibile economicamente la società e nello stesso tempo poter ambire ai quartieri alti della serie B. Amadei ha sempre sostenuto che «sognare non costa niente» e nella sua vita sportiva non si è mai accontentato. Del resto quest’anno le matricole della Serie B hanno conquistato gli spareggi per la serie A (Bari e Sudtirol) o sfiorato i playoff (Modena e Palermo) per cui la strada è tracciata. Sono questi i due presupposti che saranno alla base della programmazione tecnica della prossima stagione. In questo contesto i soci hanno confermato al ds granata di essere disposti a compiere un ulteriore sacrificio in termini economici ma con l’idea di creare una Reggiana che possa avere una prospettiva futura. Il che significa ringiovanire la squadra e nello stesso tempo creare le condizioni per capitalizzare il club con operazioni intelligenti. Un percorso che Roberto Goretti conosce benissimo, che l'ha guidato nelle sue precedenti esperienze e che sta alla base della sua filosofia gestionale. Per questo motivo è subito entrato in sintonia col patron. Ovviamente nel corso di questo vertice non si è entrati nello specifico delle scelte tecniche perché non sono ancora maturi i tempi ma soprattutto perché ogni decisione sarà condivisa dalla proprietà e in particolar modo dal patron Romano Amadei.
I soci hanno indicato una filosofia gestionale che non vuole vivere solo nel presente, anche se la salvezza è un patrimonio irrinunciabile ma hanno chiesto di poter avere una Reggiana di ampio respiro. Va in questa direzione la disponibilità a compiere un ulteriore sacrificio economico da parte dei soci granata. È in questa logica l’investimento fatto nel nuovo centro sportivo e in una crescita complessiva della società.
A livello nazionale la Reggiana gode di credibilità ma pesano i vent’anni di C e la retrocessione dalla serie B quasi scontata di due anni fa. In questa logica la Reggiana deve riconquistare a livello di mercato quella credibilità che ha avuto negli anni Novanta. In questo senso Roberto Goretti è l'uomo giusto.
La presenza al tavolo del direttore sportivo è stata fondamentale per azzerare tutte le voci che vedono il ds al centro di molte attenzioni da parte dell’Empoli e di club ambiziosi di Serie B.
Goretti ha dato la sua parola al patron Amadei: rimarrà in granata perché crede nella potenzialità della Reggiana. Il primo nodo da sciogliere sarà ovviamente la conferma o meno dell'allenatore Aimo Diana e nell'agenda del ds Goretti c'è fissato un ipotetico incontro per i primi di giugno. A determinare la decisione sarà il concetto più volte espresso dalla proprietà: la condivisione del progetto. Questo inciderà nei rinnovi contrattuali e nelle conferme mentre per il mercato il ds granata ha chiesto molta pazienza.l
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