Unahotels, ipotesi Fioretti
Uomo di fiducia di Coldebella, lo storico vice dell’Olimpia entra a sorpresa fra i papabili a sedersi sulla panchina del team biancorosso
Reggio Emilia Non scontato ma intrigante. Il nome di Mario Fioretti, spuntato piuttosto a sorpresa nella giornata di ieri, s’è andato in fretta a inserire fra i papabili a coprire il ruolo di head coach della nuova Unahotels.
Antica e si mormora profonda conoscenza del gm Claudio Coldebella, il 50enne allenatore bergamasco è da una vita all’Olimpia nel ruolo di assistente. E lì, a partire dal lontano 2003, ha lavorato a gomito con grandi allenatori, l’ultimo e forse più significativo dei quali è Ettore Messina.
Non sarebbe un azzardo, quindi, visti i trascorsi ad altissimo livello, anche se mai prima d’ora ha recitato il ruolo di head coach.
L’ostacolo a un’operazione tanto impronosticabile potrebbe però essere rappresentato dal contratto in essere con l’Olimpia per la prossima stagione, oltre al fatto che il tecnico non sarebbe disponibile nell’immediato, visto e considerato che la sua EA7 sarà impegnata da venerdì a contendere lo scudo alla Virtus nella finale playoff.
In ogni caso i segnali che una decisione in casa reggiana sia ormai prossima all’orizzonte non mancano.
Il listone dei papabili s’è andato progressivamente assottigliando ed è probabile che prima del weekend si apra il conclave e dalla sede di via Martiri della Bettola esca poi la fumata bianca.
Se le quotazioni dello storico assistente dell’Olimpia, sono improvvisamente schizzate in alto, in calo paiono essere quelle di Walter De Raffaele, sul quale non ci sarebbe convergenza di consensi fra soci e management.
Nella lista, sia detto, figurano ben marcati anche i nomi del 54enne greco Dimitris Priftis - altro uomo di fiducia di Coldebella - e di Dragan Sakota che tanto di buono ha seminato fuori e dentro al campo nel periodo trascorso a Reggio che in società si sta facendo un’attenta riflessione su una sua eventuale conferma.
Fondamentale, da quanto emerge, che il nuovo allenatore mostri una spiccata propensione a lavorare con i giovani, valorizzandoli, per portare a maturazione i frutti più interessanti della cantera, uno degli asset principali del club reggiano.
Fondamentale anche che con il nuovo coach si possa instaurare un rapporto sul medio termine (per non dir lungo) perché se non si giocherà in Europa in questa prima stagione dell’era Coldebella, in cui si punta a costruire qualcosa di solido e duraturo, l’obiettivo resta quello di tornarvi.
Dietro, nel ruolo di vice, tutto lascia pensare alla conferma di Federico Fucà, anche se prima di arrivare alle firme si dovrà ottenere la “benedizione” del nuovo allenatore.
Da lì poi s’innescheranno tutti i noti meccanismi di mercato che porteranno alla costruzione della nuova Unahotels. E in tal senso già si può vedere la “mano” del nuovo gm che, nelle due settimane dall’insediamento, ha introdotto novità dal lato gestionale e d’integrazione della comunicazione, allestendo una piattaforma condivisa e accessibile ai vari professionisti del club. Una novità operativa interessante, importata da realtà di respiro europeo, che sul lato prettamente sportivo consente di sfruttare al massimo il lavoro di scout compiuto nei mesi dal responsabile Michele Talamazzi integrandolo con le decine e decine di profili analizzati in carriera dallo stesso Coldebella.
I files stanno riempiendosi e non sono che all’inizio le manovre di una nuova era per andare a costruire un futuro che - e il messaggio è stato recepito - non tradisca ciò che Pallacanestro Reggiana è.l