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La semifinale del Torneo della Montagna finisce a “bidonate”: «Una pagina nera dello sport»

Martina Riccò
La semifinale del Torneo della Montagna finisce a “bidonate”: «Una pagina nera dello sport»

Minuti finali della sfida tra Gatta e Vettus: prima lo schiaffo in campo, poi dagli spalti volano le pattumiere. Il sindaco di Castelnovo Monti, Enrico Bini: «Inaccettabile. Messaggio sbagliato per tutti i giovani»

25 luglio 2023
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Castelnovo Monti Mentre a Reggio Emilia, sede dei Giochi Internazionali del Tricolore, migliaia di ragazzi e ragazze da tutto il mondo stanno cantando “Lo sport può cambiare le persone, le persone possono cambiare il mondo”, il Torneo della Montagna è sulla bocca di tutti – calciatori e non – per quello che è successo domenica sul campo del Centro Coni di Castelnovo Monti, quando a un parapiglia in campo è seguito il lancio, dalla tribuna, di due bidoni della spazzatura finiti poi addosso a una persona. Un episodio immortalato da un video che sta girando sui social e in ogni chat, dimostrando che – purtroppo – esiste anche l’altra faccia dello sport. All’indomani della semifinale tra Gatta e Vettus, finita con una rissa in campo e tanta agitazione sugli spalti, è il sindaco di Castelnovo Monti, Enrico Bini, a condannare per primo quanto accaduto: «Da sempre il Torneo della Montagna vive di un tifo acceso e sanguigno, ma quello che è successo domenica in campo e sugli spalti è inaccettabile. È anche un bruttissimo messaggio verso i ragazzi che seguono con passione la manifestazione: loro guardano a noi adulti, e trasmettere modalità di tifo sguaiato e violento è disdicevole. Ora per quanto successo in campo la giustizia sportiva farà il suo corso, ma quanto successo tra le tifoserie dovrà essere oggetto di una discussione tra i sindaci e il Centro Sportivo, perché non deve assolutamente ripetersi».

La zuffa è scattata al 77’, con il Vettus già sotto di due reti. Grasso, centravanti del Gatta, urla «Siete scarsi» alla terna arbitrale e su segnalazione del guardalinee viene cacciato fuori. Presidente e dirigenti lo accompagnano negli spogliatoi cercando di sedare gli animi, ma la miccia è accesa. Oubakent segna il 3-0 e va a esultare davanti alla panchina del Vettus. Lodi si alza e gli rifila un ceffone. Scoppia il caos. Giocatori e dirigenti di entrambe le squadre si riversano in campo per trattenere i più facinorosi. L’onda d’urto arriva però in tribuna dove – tra cori e offese gridate – il padre di un giocatore scaglia due bidoni della spazzatura giù dai gradoni. Uno di questi colpisce sulla spalla Morena Colli, giornalista di Teletricolore. «Non ha certo vinto lo sport – commenta amareggiato Giovanni Codazzi, coordinatore dell’attività sportiva del Csi – è stata una bruttissima pagina del Torneo della Montagna. Il Centro sportivo condanna quanto successo, ci auguriamo che la finale vada in un altro modo». In attesa che la giustizia sportiva faccia il suo corso (i provvedimenti saranno comunicati oggi) le due squadre fanno ammenda: «Un gesto bruttissimo – commenta Elio Marazzi, presidente del Gatta – di cui vergognarsi. Ma quanto avvenuto non dipende da noi, i nostri tifosi non hanno mai fatto cose del genere. In campo, invece, non c’è stato il far west di cui si parla... certo il nostro centravanti ha la lingua lunga, ma adesso la pagheremo cara perché sabato, in finale, dovremo fare a meno di lui».

«Un episodio increscioso – il giudizio di Ivano Poppi, presidente del Vettus – che mai avrebbe dovuto verificarsi. Credo però che si sia arrivati a quel livello di tensione anche per l’atteggiamento beffardo di alcuni giocatori del Gatta. Poi si veniva da decisioni arbitrali discutibili e il clima era rovente. Anche questo mi dispiace: per il secondo anno siamo stati penalizzati da arbitraggi a dir poco imbarazzanti. Il Csi deve fare qualcosa a riguardo». l

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