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Reggiana alla riscossa

Wainer Magnani
Reggiana alla riscossa

Alle 14 i granata attendono il Bari al “Città del Tricolore”. Dopo la caduta a Terni è fondamentale reagire subito

06 ottobre 2023
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Reggio Emilia La Reggiana insegue contro il Bari la prima vittoria interna stagionale. Un successo che al “Città del Tricolore” che manca dal 6 maggio contro la Fermana.

La gara odierna (fischio d’inizio alle ore 14) arriva in un momento particolare perché i granata devono cancellare la brutta sconfitta di Terni e ritrovare quell’identità di gioco che li ha caratterizzati in questo avvio di campionato.

È però vero che prima di pensare alla vittoria, la Reggiana è chiamata a cancellare gli errori difensivi che quasi puntualmente hanno caratterizzato le partite dei granata, oltre agli inspiegabili black out.

Bianco e compagni devono iniziare a consolidare gli aspetti positivi e trovare la continuità nelle prestazioni che sono indispensabili per iniziare un nuovo ciclo di risultati positivi. È questo particolare che può fare la differenza nel corso della stagione, a prescindere dalla buona condizione di tutti i giocatori o dalle indisponibilità di Portanova, Pajac e Romagna.

Non basta chiedere alla squadra di avere coraggio, occorre anche essere supportati da una necessaria autostima e convinzione dei propri mezzi. Bisogna imparare a commettere meno errori, soprattutto sui calci piazzati che hanno spesso portato le squadre avversarie a trovare con facilità la via del gol. Una maggiore attenzione, soprattutto oggi contro un Bari che ha un organico importante ed è una compagine allestita per ritentare la scalata alla Serie A. Che il Bari sia un cliente scomodo lo dimostrano i numeri: una sola sconfitta in otto partite (a Parma) una vittoria (a Cremona) e sei pareggi. Il Bari in trasferta segna poco (3 gol) ma subisce anche poche reti (solo tre) e ha perso una sola partita.

La sfida tra Reggiana e Bari rievoca un precedente positivo per i granata, il successo nella finale playoff per approdare in B: era il 22 luglio del 2020 ma oggi conterà poco. Così come appartiene all’album del ricordi l’ultimo successo in Serie B per 2 a 1 nella stagione 92/93 con i gol di Sacchetti e Pacione.

Oggi sarà un’altra musica e la Reggiana dovrà prestare molta attenzione alle ripartenze di Koutsoupias e Dorval o al tridente offensivo formato da Aramu, Diaw e Nasti.

Per credere in un risultato positivo servirà ritrovare la miglior Reggiana, quella vista nei primi tempi contro Palermo e Cremonese.

Vincere la partita odierna è importante per ridare slancio e entusiasmo a tutto l’ambiente ed è in ogni caso fondamentale non perdere.

Come tutte le sfide di questo campionato è l’equilibrio che fa la differenza e la capacità di sfruttare gli episodi. Indiscutibile che la Reggiana accusi difficoltà nello sviluppare un gioco offensivo come dimostrano i numeri: 7 gol realizzati e di questi solo 3 tra le mura amiche.

Per arrivare a produrre un gioco concreto e produttivo occorre partire dalla solidità difensiva, quella che si è vista a tratti perché i numeri dicono che solo a Parma e col Pisa il portiere Bardi è rimasto imbattuto. Non a caso Rozzio e compagni hanno la terza peggior difesa della serie B con 12 gol subiti e di questi 5 al “Città del Tricolore”.

La gara arriva a ridosso della seconda sosta del campionato: uno step che nei progetti dello staff tecnico doveva coincidere con la disponibilità di tutti i giocatori, vedi Romagna e Portanova, soprattutto coloro che sono arrivati negli ultimi giorni di mercato, per alzare il livello tecnico della squadra. Sarebbe importante arrivare a questa sosta con un risultato positivo contro il Bari per poi preparare con entusiasmo e serenità la seconda parte del girone di andata che, tra l’altro, vedrà la Reggiana ospitare un’altra pretendente alla Serie A come il Venezia. 

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