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Crnigoj: «Per la Reggiana di Nesta ho rifiutato offerte dalla serie A»

Wainer Magnani
Crnigoj: «Per la Reggiana di Nesta ho rifiutato offerte dalla serie A»

Reggio Emilia Intervista al centrocampista granata: «Contro il Venezia ce la giochiamo»

14 ottobre 2023
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Reggio Emilia Domen Crnigoj ha le idee chiare sulla Reggiana e sul suo futuro: «La Reggiana è stata la scelta giusta, così come quando avevo deciso di andare al Venezia, ho avuto la sensazione di prendere la decisione ideale. Sono stato accolto bene dai tifosi, il direttore sportivo Goretti mi ha fatto capire di volermi a tutti i costi e il tecnico Nesta mi ha convinto della bontà del progetto. Quando un professionista dal suo passato ti dice che per lui sei un giocatore importante, è facile accettare la proposta. Era un momento delicato della mia carriera, perché pur avendo ancora un paio di anni di contratto col Venezia, era stato accantonato e forse mi sono lasciato andare. Adesso sto cercando di ripartire e diciamo che sono all'80% della mia condizione fisica ma spero dopo la sosta di essere al top della forma fisica».

Il centrocampista ammette: «Avevo la possibilità di andare in serie A e se all'inizio ero un po' scettico perché non conoscevo la Reggiana e Reggio Emilia, poi ho capito di aver feeling con questo ambiente».

La lotta per la salvezza non lo spaventa, anzi è una motivazione in più per fare bene. «Il nostro obiettivo lo scriveremo col tempo, anche a Venezia nei primi mesi si pensava solo alla salvezza. Certo, per una neo promossa come la Reggiana l'impatto col campionato è sempre duro, soprattutto quando ci sono tanti giocatori nuovi, compreso l'allenatore. Fa parte di un percorso, però i tifosi sono sempre stati al nostro fianco e anche l'ambiente. Avremmo meritato di conquistare la vittoria col Bari e anche a Terni avremmo potuto fare meglio ma, come detto, fa parte di un percorso di crescita. La serie B non è facile, anzi ho ritrovato un campionato ancora più competitivo».

L'analisi di Crnigoj si sposta su ciò che sin qui è mancato: «Forse un briciolo di fortuna e soprattutto la capacità di trasformare le occasioni che creiamo in gol. Occorre aumentare la nostra pericolosità negli ultimi sedici metri ma dalla nostra parte abbiamo una precisa identità di gioco e il coraggio di affrontare tutte le squadre con lo stesso spirito. Siamo una squadra che se la gioca contro tutti: ho visto la Reggiana affrontare il Parma e il Palermo con grande personalità. Forse facciamo più fatica con le squadre che lottano per la salvezza». L'ultimo pensiero è alla sfida col Venezia, alla ripresa del campionato, la sua ex squadra. «Nei confronti del Venezia ho rispetto e gratitudine, mi hanno permesso di giocare in serie A. Loro sono in grande condizione e in questo momento gli sta andando bene tutto: vincono anche quando giocano male. Ciò che non accade a noi, però sono convinto che ce la giocheremo alla pari».l