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«Il Bigi farà la differenza»

Adriano Arati
«Il Bigi farà la differenza»

Basket Serie A: l’ala Matteo Chillo sarà l’ex di turno domenica con Treviso. «Non sarà una gara tattica e avremo bisogno della spinta dei tifosi»

26 ottobre 2023
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Reggio Emilia Una partita speciale, contro la squadra con cui è diventato grande. L’impegno con Treviso di domenica non potrà essere un momento normale per Matteo Chillo, e non potrebbe esserlo.

Con la formazione veneta, il lungo bolognese ora alla Unaahotels ha vissuto grandi stagioni, in compagnia di un altro attuale biancorosso, Lorenzo Uglietti, e sotto la guida di un reggiano doc, Max Menetti. Una cavalcata che ha regalato la promozione dall’A2 alla massima serie e alcune brillanti stagioni. Un momento fondamentale anche per la crescita del giocatore, che nella Marca si è consacrato come solido elemento da rotazione anche in serie A. Ora, in questo ruolo, dovrà cercare di dare energia e coesione sotto canestro, per evitare che Treviso - ancora ferma a 0 punti - possa far troppo male vicino al ferro a una Unahotels che a Cremona ha sì vinto grazie a un’impressionante prova offensiva ma ha tenuto viva la rivale a causa della poca intensità in area.

Come sarà ritrovare Treviso?

«Sono contento, perché è una squadra in cui sono stato molto bene, e non parlo solo dei risultati in campo ma anche della città, è stata una bella esperienza».

Quella in cui è diventata grande?

«Ho potuto crescere e noi abbiamo ottenuto dei bei risultati, siamo saliti in Serie A al primo tentativo e poi abbiamo fatto delle ottime stagioni, anche quando i pronostici certo non ci davano così in alto. E poi abbiamo chiuso al sesto, nell’anno del Covid, e abbiamo raggiunto la coppa».

Adesso, con Reggio, troverà una Treviso in difficoltà. Saranno ancora più pericolosi?

«Sì, e devo dire che oltretutto il loro 0-4 è molto particolare, ho visto le loro partite e se la sono giocata in tante occasioni, in queste gare poi concluse nelle sconfitte. E contro rivali di livello. Il talento offensivo certo non gli manca».

Un’incognita è James Young, ex prima scelta Nba sinora deludente. Avrà voglia di rifarsi?

«Credo di sì, quando un giocatore, uno straniero importante, si trova in una situazione come quella di Young, con tante voci sul suo futuro, può reagire in vari modi. Magari facendo 0, ma pure magari facendo 30. E lui le doti per far bene ce le avrebbe».

La Nutribullet ha bisogno di punti, voi anche, per continuare la striscia buona. E potrete farlo a Reggio. Era ora, no?

«Non vedevamo l’ora di giocare al Bigi, dopo tre trasferte nelle prime quattro gare. Abbiamo fatto buoni risultati e ora vogliamo ritrovare i nostri tifosi, che possono essere decisivi come abbiamo visto nella gara contro Scafati».

Adesso vi attendono diversi match interni con squadre in lotta per la salvezza. Occasioni da sfruttare?

«Dopo l’inizio con tre trasferte sono partite in cui possiamo e dobbiamo approfittare del fattore campo per continuare a far bene».

Ha detto che Treviso ha gente di talento. E che ama correre, si può aggiungere. Che partita si aspetta?

«Non penso a una gara troppo tattica, le squadre di Vitucci storicamente amano giocare veloce, correre, segnare tanto e credo che Treviso ci affronterà a viso aperto. Come ha fatto nelle prime gare, cercando di aumentare i ritmi. E ha guardie come Bowman e Harrison molto adatte a farlo».

Ha anche centri atletici, e voi con Cremona avete sofferto in area. Ci sarà da lavorare?

«Il titolare, Paulycap, fa dell’atletismo la sua dote principale, il cambio Camara magari è meno esperto in difesa ma sa farsi sentire. Noi dovremo lavorare per evitare che abbiano troppo impatto».

Con Cremona non è proprio accaduto, no?

«Quella è stata una partita strana, poco da campionato italiano per certi versi».

Che intende?

«Ci sono state tante sequenze di canestri filati, una bomba nostra, una loro, una nostra e una loro. In una partita che ormai si era messa in quella direzione le difese non sono state perfette, siamo stati bravi comunque a portare a casa il risultato, ce la teniamo e andiamo avanti, pensiamo a Treviso e a rivedere il nostro pubblico, finalmente».l