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«Nesta vi porterà lontano»

Luigi Cocconcelli
«Nesta vi porterà lontano»

Claudio Testoni è il doppio ex della sfida di domani in Coppa Italia. «La Reggiana si sta ambientando in serie B, e l’allenatore è ok»

31 ottobre 2023
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Reggio Emilia La partita del cuore di Claudio Testoni. Genoa -Reggiana di domani in Coppa Italia non lascia indifferente l’ex terzino ed allenatore granata, quello che per i frequentatori di allora del Mirabello era “furia” , perché lungo la fascia correva come pochi, veloce come il famoso cavallo del west.

Quando gliene parli, gli si affacciano alla mente tanti ricordi, a tratti fatica a trattenere la commozione. Eh sì, perché 18 anni, da giocatore e da allenatore, in maglia granata, dopo l’esordio giovanissimo, lui che è del 1957 nel 75, 105 presenze ed 8 stagioni- dal 1980 al 1987 con 183 partite all’attivo nel grifone non si dimenticano. Non si possono dimenticare.

«A Reggio- dice- sono cresciuto, ho preso il largo, quei colori, a me che sono modenese, sono rimasti addosso come una seconda pelle, ho ancora tanti amici, quest’estate a Zocca ho riabbracciato Gianfranco Matteoli ed anche lui si è lasciato scappare che ha ricordi bellissimi della vostra città, a Genova ho toccato l’apice della carriera, la serie A, mio figlio è nato a Recco, lì ho un vissuto non solo da calciatore ma anche dopo».

Testoni non cancella dall’album dei ricordi neppure il negativo, quel 1-4 subito a Brescello nel marzo del 2001 e che mise fine alla sua carriera da allenatore della prima squadra, lui che aveva rilevato Maifredi e che poi fu sostituito da Vullo.

«Possiamo dire che nella Reggiana ho vissuto momenti belli ed anche quelli più negativi, era una situazione particolare, Dal Cin contestato e lontano, io lasciato solo ma ho dato retta a chi mi diceva di tenere botta, che anche e soprattutto le difficoltà aiutano a crescere».

Della Reggiana di oggi che idea si è fatto?

«Innanzitutto sono molto contento che adesso nello staff tecnico del settore giovanile ci siano Andrea Costa e Billo Orlandini, che sono stati miei giocatori rispettivamente nella primavera del Bologna ed a Castellarano. Poi, certo, la seguo, non ho visto tutte le partite ma sono al corrente di tutti i progressi e sono davvero felice che un poco mi abbia fatto ricredere».

In che senso?

«All’inizio mi sembrava in difficoltà, non conosco tutti i giocatori, ma tra la C e la B il divario è notevole per intensità, qualità, fisicità. Adesso mi pare si stia adattando alla categoria, le ultime 2 vittorie sono state importantissime per assestare la classifica, soprattutto quella su una corazzata come il Venezia perché ha dato morale, autostima, convinzione in quel che stai facendo, i presupposti per fare bene ci sono e poi ho tanta fiducia in Alessandro Nesta».

Conoscenza diretta?

«No, ma la sua carriera parla da sola, quando per anni stati al vertice , fai nazionale, Champions League accumuli un bagaglio di esperienza, impari e puoi insegnare a reggere la pressione, a vivere anche momenti negativi con la giusta serenità e poi lasciatemi dire che nel calcio di oggi ha una qualità che non è da tutti, l’educazione, l’eleganza, non è mai sopra le righe, anche per questo sono sicuro che farà strada».

Domani tiferà per qualcuna delle 2?

«Me la cavo dicendo vinca il migliore , poi forse a Reggio qualcuno dirà speriamo di no, è chiaro che il Genoa è favorito, è di una categoria superiore...».

Ed adesso Testoni che fa, allena ancora o si è ritirato?

«Ho il mio bel daffare, sono responsabile, dirigo l’organizzazione delle Terre Castelli, fusione del Marano dove sono nato, Castelvetro e Vignola, abbiamo una squadra che è seconda in classifica in eccellenza, un’altra in promozione, 700 ragazzi nelle varie rappresentative di categoria».l