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Sasha Grant aspetta Trento: «Pronto a marcare chiunque»

Adriano Arati
Sasha Grant aspetta Trento: «Pronto a marcare chiunque»

Basket Serie A: l’ala biancorossa punta ad allungare la striscia positiva e sul piano personale si mette a disposizione di coach Priftis

03 novembre 2023
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Reggio Emilia «La gara con Trento? Sarà una bella sfida per capire a che punto è la nostra crescita». Riconosce il valore della partita di domenica per il percorso della Unahotels, l’ala biancorossa Sasha Grant. Tra due giorni Reggio se la vedrà con la formazione trentina, con cui sinora ha condiviso il cammino: 4 vittorie e una sola sconfitta contro una delle due strafavorite del campionato, l’Olimpia Milano per la Unahotels e la Virtus Bologna per la Dolomiti Energia Trentino.

L’obiettivo è fare in modo che le due formazioni si separino, con Reggio che mette la freccia in classifica.

C’è voglia di continuare la striscia positiva?

«Siamo partiti bene, abbiamo perso solo con Milano, e adesso stiamo preparando il prossimo match con la massima attenzione ai dettagli e alle indicazioni degli allenatori, per portare a casa il risultato».

Reggio è partita bene, e lei è partito bene. Domenica con Treviso ha avuto molto spazio. È contento del suo avvio?

«Sì, sono contento, ma questo non lo dico per i minuti che gioco. Guardo a come entro in campo, a come posso aiutare, e questo, è il risultato del lavoro faccio ogni giorno, grazie agli allenatori e ai giocatori più esperti».

Sono un bell’aiuto?

«Sono dei riferimenti importanti, così come lo è l’assistente Beppe Mangone, con cui tutti giorni mi alleno per il lavoro individuale».

I risultati si vedono, quindi?

«Sono contento di aver avuto la fiducia del coach, sto facendo del mio meglio per ritagliarmi il mio spazio e aiutare la squadra».

Con Treviso è stato impiegato principalmente come esterno, in altre gare come ala forte tattica. Dove si trova meglio?

«Non cambia granché tra i due ruoli, ho sempre giocato ala in tutta la mia carriera. La differenza è in difesa, dove cerco di adattarmi alle esigenze».

Che intende?

«Con Cremona ho marcato il play avversario, con Treviso Harrison, che gioca guardia».

Sempre i rivali più tosti?

«È un piacere avere la responsabilità di vedersela col giocatore più forti delle altre squadre, con le mie doti fisiche posso marcare dal play alle ali grandi. È una questione che può cambiare di settimana in settimana, di sicuro mi piace avere questo ruolo difensivo, ed è una soddisfazione ricoprirlo in partita, aiutando la squadra».

In attacco, invece?

«Lavoro ogni giorno per migliorare il mio gioco offensivo, se c’è un tiro da prendere va preso, è il gioco. Ma prima di tutto penso a quello che posso fare in difesa, a rimbalzo. Ci sono giornate in cui la palla entra e altre in cui non entra, l’intensità dietro invece posso portarla ogni volta».l