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L’intervista

«La Reggiana cerca nuovi soci ma nessuno si è fatto avanti»

Cristiana Filippini
«La Reggiana cerca nuovi soci ma nessuno si è fatto avanti»

Il presidente Salerno: «Sempre stati disponibili a nuovi ingressi»

12 novembre 2023
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Reggio Emilia L’esordio di Carmelo Salerno come presidente granata avvenne proprio allo stadio Marulla contro il Cosenza nel dicembre del 2020. Allora i granata si imposero per 1-0 con gol di Varone.

Sabato le cose sono andate in modo decisamente diverso. Ma non è solo il risultato ad essere cambiato rispetto ad allora. Carmelo Salerno è ancora il presidente del vaporetto granata, la Reggiana è ancora in serie B ma la struttura societaria è radicalmente cambiata.

Il numero uno granata, all’indomani della disfatta nella sua Calabria, dove aveva immaginato un epilogo diverso, analizza i cambiamenti avvenuti in questi anni.

«Rispetto a quando sono diventato presidente - spiega quando la ferita per la sconfitta ancora sanguina - la società era composta da undici soci mentre oggi siamo rimasti solo in tre: il patron Romano Amadei con una quota molto importante, Giuseppe Fico e il sottoscritto».

Cosa c’è di vero allora nelle voci di una Reggiana che, tramite un advisor, sarebbe alla ricerca di una figura di peso per l’ingresso in società?

«Non c’è niente di concreto».

Niente di concreto non vuol dire niente di vero. Dove sta la verità?

«La ricerca di partner c’è da quando sono arrivato alla Reggiana cinque anni fa».

E cosa è cambiato in questi cinque anni?

«Non è cambiato nulla. Se ci fossero imprenditori di Reggio disposti ad entrare sarebbero accolti a braccia aperte».

A quali porte avete bussato?

«Non c’è bisogno di bussare: le nostre porte sono aperte. Anche perché non è facile andarli a cercare. Ma lo sanno tutti che la Reggiana è disponibile a nuovi ingressi».

E ad oggi non ha bussato nessuno?

«Assolutamente no, e non capisco perché».

Il mancato arrivo di nuovi soci potrebbe cambiare gli scenari futuri?

«Non è un argomento all’ordine del giorno. Nuovi soci li abbiamo sempre cercati e non da oggi».

Vuole fare un appello agli imprenditori reggiani?

«Nessun appello. Pensiamo a fare punti e al campionato. Gli imprenditori lo sanno che abbiamo bisogno di tutti».

A proposito di campionato, quali sono i sentimenti che accompagnano questa sconfitta?

«Sono deluso perché abbiamo giocato male. Mi dispiace per noi ma anche per i tanti tifosi si sono sobbarcati tanti chilometri per essere a Cosenza. E io che li ho fatti comprendo il loro sacrificio».

Cosa si può fare dopo una prestazione come questa? Come si riparte?

«Dimenticarla al più presto».

Quallche recriminazione per quello che è avvenuto in campo?

«Forse c’era un rigore per noi nel primo tempo. Ma non voglio andare alla ricerca di alibi. La verità è che abbiamo giocato male».

Però la Reggiana era reduce da sette punti in tre partite. Come si spiega questo black out?

«Forse siamo un po’ stanchi. Toccherà allo staff fare un’analisi di questa situazione».