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La Reggiana resta nel limbo

Wainer Magnani
La Reggiana resta nel limbo

I granata con l’Ascoli non vanno oltre il pareggio e ora la posizione in classifica si fa più rischiosa

26 novembre 2023
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Reggio Emilia La Reggiana non va oltre il pareggio con l'Ascoli e i due punti persi la costringono in una rischiosa posizione in classifica.

È un vero peccato che i granata non siano riusciti a concretizzare la mole di gioco proposta e le tante occasioni da rete create, oltre ai due clamorosi legni colpiti.

L’aspetto positivo è che la Reggiana, per la seconda volta, è riuscita a rimontare lo svantaggio offrendo per almeno 50’ un buon calcio, ispirata da un Cigarini versione professore.

Il rovescio della medaglia? La squadra è andata in svantaggio alla prima occasione concessa a Mendes (15’ pt) ma soprattutto, pur dimostrando una netta superiorità, non è riuscita a trasformare in gol le tante situazioni favorevoli. Sono questi due aspetti che devono far riflettere perché non basta essere una squadra che gioca un calcio offensivo, a tratti spettacolare, se poi gli avversari vanno con facilità in gol e soprattutto se gli avanti granata non hanno lo spirito del killer necessario per trasformare in gol le palle sporche o quelle vaganti in area di rigore.

Per trovare la rete la Reggiana deve fare tutto alla perfezione, com’è infatti stato in occasione del pareggio di Pieragnolo (5’st ) su assist di Varela. Certo c’è stato anche un briciolo di sfortuna nel palo colpito da Antiste (18’ pt) o nella traversa scheggiata da Cigarini su punizione dal limite (25’st) ma alla resa dei conti il portiere Viviano non è stato il protagonista della giornata. E a proposito di portieri, se Bardi al 92’ non avesse detto di no alla conclusione di Manzari avremmo assistito al delitto perfetto da parte dei marchigiani.

Va anche sottolineato come Mendes ha estratto dal suo cilindro una conclusione balistica quasi perfetta. Non è stato da meno Pieragnolo in splendida conclusione al volo.

Per il terzino è il secondo gol personale.

La Reggiana non ha sfruttato la splendida prestazione di Cigarini che ha illuminano la scena. È vero che Gondo si è infortunato dopo venti minuti (contrattura al bicipite femorale sinistro) lasciando spazio a un Varela versione uomo-assist più che goleador. Il reparto offensivo ha “steccato” perché nessuno ha l'istinto del killer d'area di rigore. Ed è questo ciò che manca a questa Reggiana. Con l'Ascoli c'è stata l'ennesima conferma e il pareggio lascia l'amaro in bocca, rispetto a quelli contro Cremonese, Bari, Pisa o Lecco perché tutto - differenza tecnica e dominio in campo - pendeva a favore dei granata. Ma ciò non basta. Non è pensabile fare l'auspicato salto di qualità se si subisce gol con troppa facilità e non si riesce a trasformare in gol le tante occasioni che Varela, Antiste, Melegoni e Cigarini hanno avuto a disposizione.

La Reggiana ha conquistato il settimo pareggio su quattordici partite, il quinto al Città del Tricolore. È vero il detto “se non posso vincere l'importante è non perdere” per il momento, però, questa Reggiana è ancora nel limbo: una squadra che gioca bene ma è vulnerabile in difesa e poco concreta in attacco.

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