Reggio Emilia, a 45 anni Davide Giudici torna a fare il play e realizza 17 punti
Il presidente Fip si è riallacciato gli scarpini conducendo il Baskereggio al successo
Reggio Emilia Il tempo passa ma la voglia di giocare no. Pressoché in contemporanea con il quarantacinquesimo compleanno, Davide Giudici è tornato a calcare i parquet con la maglia del Basketreggio e lo ha fatto con la solita qualità, mettendo sulla torta qualche ciliegina come la bomba dal salotto di casa segnata contro Reggiolo o le 4 firmate nella vittoria della settimana scorsa in occasione della vittoria contro la Jolly nel derby. Il suo impatto sulla squadra è stato non solo dentro ma anche fuori dal campo nella riorganizzazione del roster.
Nell’ultima gara è stato il top scorer della squadra con 17 punti. Come vive questo grande ritorno?
«Accuso a distanza di giorni tutta la fatica del derby di venerdì, questo la dice lunga sui tempi di recupero di un 45enne. Ormai posso solo aggrapparmi all’entusiasmo di chi ha sempre meno cartucce da sparare e si vuole godere ogni istante passato sul campo di gioco. La carica agonistica è ancora tanta, così come la voglia di dare una mano a questo bellissimo gruppo rinnovato che merita fiducia e rispetto».
Quanto è stata importante quella vittoria per provare a svoltare la stagione?
«Una bella vittoria, sofferta e combattuta fino alla fine, davanti a tanto pubblico. Siamo in un buon momento, probabilmente i due punti servivano più a noi che a loro e questo ci ha dato quel qualcosa in più nel finale. Complimenti a Gabbi e soprattutto a Costoli, un 2006 di talento che nonostante qualche colpo proibito non si è tirato indietro, giocando davvero con grande personalità. Chissà che non possa “studiare da playmaker”, il potenziale c’è, anche per salire di categoria. Tra le nostre fila menzioni speciali per i nostri lunghi Castagnetti e Fall e per i due baby correggesi Ferrari e Bacci, che dopo un inizio di stagione difficile stanno dimostrando partita dopo partita di avere gli attributi».
Com’è cambiato il Basketreggio rispetto alla squadra di settembre?
«Dopo gli errori commessi in estate e le vicissitudini di inizio stagione, una persona di grande spessore umano come coach Zagni ha afferrato il timone della nave nel bel mezzo della tempesta. Dopo il valzer degli addii, il roster andava rinforzato, anche alla luce dei brutti infortuni di Morelli e Bertolini. Il primo a doverci, e volerci, mettere la faccia ero io e così mi sono riallacciato le scarpe. Altri due arzilli ultraquarantenni hanno risposto presente alla chiamata per dare una mano: Borghi e Ward. Ma serviva un segnale forte verso la squadra, un innesto di alto livello, che infondesse fiducia a un gruppo così giovane e inesperto. La società ha optato per Ondrej Kocvara, un ragazzo ceco del 2002 che vuole mettersi in mostra nel nostro paese. È con noi da quasi un mese e siamo molto contenti sia del giocatore sia della persona. Il campionato è lungo, siamo ancora nei bassifondi della classifica, ma guardiamo al prosieguo della stagione con fiducia sapendo che possiamo giocarci le nostre chance per salvarci».
Ora vi attende il Basket Voltone che è avanti di soli due punti a voi.
«È una partita ad alto rischio, perché non avremo tutte le motivazioni dei derby e rischiamo di sentirci appagati da queste due belle vittorie consecutive. Dovremo quindi essere bravi ad arrivare carichi mentalmente per continuare a risalire la classifica dopo l'inizio difficile».