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Romagna: «Divento papà e salvo la Reggiana. Spero che il 2024 sia il mio anno»

Nicolò Valli
Romagna: «Divento papà e salvo la Reggiana. Spero che il 2024 sia il mio anno»

La carica del centrale difensivo per l’imminente girone di ritorno

02 gennaio 2024
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Reggio Emilia Una tappa in Austria per godersi il Capodanno e staccare la spina qualche giorno, prima di una full immersion che comincerà il prossimo 13 gennaio a Pisa e che ha un’unica missione: conquistare la salvezza. Ultime ore di vacanze invernali anche per il difensore Filippo Romagna, pronto a riprendere la preparazione per un girone di ritorno da vivere da protagonisti.

Al suo primo anno alla Reggiana dove è arrivato in prestito dal Sassuolo, lo stopper sta dimostrando di essere un vero e proprio leader tecnico ed emotivo, al punto che, in assenza di Rozzio e Cigarini, il mister Nesta gli ha affidato la fascia da capitano.

Una bella emozione, vero?

«Sì. Quando me l’hanno consegnata per la prima volta non ci credevo. È una responsabilità grossa ma allo stesso tempo mi piace prendermi delle responsabilità. Rispetto comunque pienamente le gerarchie».

Le ultime due vittorie vi hanno fatto passare delle belle feste. Soddisfatto?

«I successi con Sudtirol e Catanzaro sono indubbiamente una boccata d’aria fresca. Ce lo meritavamo, abbiamo sempre lavorato molto bene in allenamento e quando è così, prima o poi, i risultati arrivano. Col Sudtirol l’atteggiamento era quello giusto e si vedeva già dal prepartita: è stata una gara sofferta m è cambiato qualcosa, abbiamo avuto davvero tanta voglia di vincere e portare a casa punti. Non che prima non ce l’avessimo, ma abbiamo messo qualcosa in più».

In cosa dovrete lavorare in questa sosta?

«Nonostante le ferie avevamo comunque un programma da seguire. Dovremo prima di tutto riadattarci da un punto di vista fisico, per poi lavorare e insistere sulle nostre idee di gioco. Abbiamo grossi margini di miglioramento, pensiamo anche a recuperare giocatori dai propri infortuni».

Che idea si è fatto di questo campionato di Serie B?

«È molto livellato. Qualche squadra superiore c’è, ma la prima può perdere tranquillamente con l’ultima. Serve equilibrio, per quello non ero preoccupato quando eravamo in zona playout e non mi esalto ora».

Quanto le sta dando in più l’allenatore Alessandro Nesta?

«In estate volevo fare una scelta ponderata e ho avuto tanti colloqui con lui. Ci troviamo bene, parliamo tanto di dinamiche di gioco e mi aiuta a crescere».

Il centro sportivo di via Agosti è un valore aggiunto?

«Ha potenzialità importanti e consente alla squadra di lavorare nelle condizioni migliori».

I tifosi non vi hanno mai fatto mancare l’incitamento.

«L’immagine più bella è quella di Bolzano: venivamo da un periodo brutto ma sin dal riscaldamento oltre 800 tifosi ci hanno spinto al successo cantando dal primo all’ultimo minuto. A fine partita li abbiamo ringraziati cantando insieme a loro: è stato stupendo, sono cose che compattano ancora di più l’ambiente».

Cosa c’è nel 2024 di Filippo Romagna?

«In primavera diventerò papà: con la mia compagna non abbiamo ancora scelto il nome della bimba ma ne stiamo parlando. Attendo con gioia quel momento».

E a livello sportivo?

«La salvezza con la Reggiana. A livello personale, invece, trovare finalmente continuità e dimostrare tutto il mio valore. Molti mi giudicano un lusso per la B? Mi fa piacere, dovrò dimostrarlo sul campo e questo è il mio obiettivo».