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Calcio – Serie B

«Reggiana e Como in salute sarà una partita divertente»

Luigi Cocconcelli
«Reggiana e Como in salute sarà una partita divertente»

L’ex allenatore dei lariani Moreno Longo gioca in anticipo il match di sabato. «I granata mi piacciono, ma contro Cutrone & C. serve una gara perfetta»

16 gennaio 2024
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Reggio Emilia. Bizzarrie del cervellone chiamato a formulare il cammino della serie B. Nel primo anno del calendario asimmetrico si è divertito, per quanto riguarda la sfida tra Reggiana e Como, a non cambiare nulla. L’ha programmata alla seconda in riva al Lario e la ripropone, ora, per la seconda tappa del girone di ritorno al “Città del Tricolore”. Reggiana e Como hanno chiuso e cominciato bene l’anno, in questo momento stanno bene,insieme al Ciitadella sono le squadre che hanno raccolto più punti- 7 su 9- nelle ultime 3 uscite. Anche se gli obiettivi, ovviamente, restano diversi. Ritorno in A, magari senza passare dai play-off per il Como e salvezza il più tranquilla possibile per i granata.

Chi non ha dubbi che sarà una bella partita,interessante, tutta da gustare, è Moreno Longo, ex tecnico comasco, esonerato senza un motivo apparente il 13 novembre scorso per fare posto a Cesc Fabregas, che, detto per inciso (e forse questo spiega tante cose), è anche azionista della squadra, e siccome questi non ha il patentino adesso in panchina va lo scozzese Robert.

«I risultati – dice Longo interpellato dalla Gazzetta – parlano chiaro: sono due squadre in salute, il Como ha un organico di prim’ordine, tante individualità, punta alla promozione diretta, ha un gruppo molto coeso nello spogliatoio. Adesso ha l’entusiasmo che deriva dai risultati. La Reggiana, ultimamene, ha trovato continuità di risultati e prestazione che poi sono le cose che contano. Bisogna dare atto a Goretti di aver costruito una squadra interessante, con anche giocatori non conosciuti al grande pubblico,ma efficaci, funzionali ad un progetto».

Insomma, la Reggiana le piace?

«Sì, l’ho vista all’opera diverse molte, trovo molto interessante la cultura del gioco di Nesta, il cercare sempre la costruzione anche dal basso, la voglia di essere propositivi, di non buttare mai via la palla, anche quando l’avversario ti pressa».

La chiave tattica per la Reggiana sarà contenere un Cutrone annunciato in gran spolvero?

«No. Per il mio modo di intendere il calcio e per mentalità non penso proprio che tutto dipenda dal singolo. Tanto più che il Como ha diversi elementi di qualità, capaci di trovare la giocata vincente, ma dal collettivo, per me la spunterà chi saprà far meglio le cose che sa fare».

Prevede una partita in equilibrio?

« Non saprei. Di certo, per venire a capo del Como, la Reggiana dovrà fare una partita sopra le righe, con tutto il rispetto e pur in un campionato come quello di B dove nulla è scontato, in partenza la diversità di valori c’è».

Quanto può pesare, per la Reggiana, l’assenza per squalifica di Bianco?

«Torniamo al discorso fatto per Cutrone. Sicuramente, per pesare peserà, perché Bianco per la squadra di Nesta è un giocatore importante, uno dei giovani arrivati già pronti. E tuttavia, nel girone di ritorno, vuoi per squalifiche, vuoi per infortuni o per necessarie rotazioni, capita a tutti di dover sopperire a qualche defezione. E a Nesta le soluzioni non mancano».

A gennaio si gioca a mercato aperto, può condizionare e, soprattutto, è un vantaggio o finisce per fare danni?

«Dipende dai casi, può offrire un’opportunità di miglioramento, crescita, ma anche andare ad incrinare determinati equilibri in campo e nello spogliatoio, devi essere bravo ad andare a pescare quel che ti serve ma con attenzione a non togliere qualcosa nell’armonia del gruppo».