Gazzetta di Reggio

Sport

Calcio serie B

Antiste bomber della Reggiana: «A Nesta avrei fatto almeno un gol»

Wainer Magnani
Antiste bomber della Reggiana: «A Nesta avrei fatto almeno un gol»

Reggio Emilia, la punta con quattro reti all’attivo è – assieme a Girma e Gondo – il capocannoniere della Reggiana.

18 gennaio 2024
3 MINUTI DI LETTURA





Reggio Emilia Janis Antiste è un ragazzo semplice ma anche ambizioso: «Sono alla Reggiana perché un giorno vorrei tornare in serie A. Sono anche convinto che siamo una squadra forte ma che non si è ancora espressa per tutte quelle che sono le nostre potenzialità».

Quale ruolo?

Goleador ma anche attaccante a tutto campo. In questa fase della sua carriera, Antiste è probabilmente difficile da “incasellare” in un ruolo specifico. Di certo attaccante, quest’anno sta mostrando dimestichezza con il gol.

«Mi considero una seconda punta – spiega – anche se il mister Nesta mi utilizza anche come trequartista e in questo ruolo devo molto migliorare, soprattutto nella visione di gioco. Però mi piace anche segnare e quindi provo a fare bene entrambe le situazioni. Non mi sono posto, però, un preciso obiettivo, vediamo quanti gol riuscirò a realizzare a fine stagione. Per il momento segno di testa e col destro, poi chissà. Dei quattro gol non me ne piace uno in specifico, anzi no, c'è un preferito ma preferisco dirlo a fine stagione».

Amici e maestri

«Mi trovo bene nel gruppo perché ci sono professionisti come Cigarini, Sampirisi, Rozzio e tanti altri che mi aiutano ogni giorno. Parlo molto col mister Nesta, mi dà buone indicazioni e soprattutto è stato un grande campione, non posso che imparare da lui ma se lo avessi trovato sul campo – sorride - gli avrei fatto almeno un gol. Poi, nel gruppo ci sono ragazzi come Natan Girma e Cedric Gondo che parlano francese e con loro rido e scherzo un po' di più...».

Antiste è un atleta straordinario come dimostrano i test atletici.

«Da piccolo correvo e ho sviluppato le mie doti atletiche, mi aiutano nella professione anche se nel calcio correre non è tutto: io devo fare anche gol».

Un granata a Modena

Janis vive a Modena fin dai tempi della sua milizia nel Sassuolo e proprio al Braglia ha segnato uno dei suoi gol più belli.

«A fine partita – racconta – sono andato a casa a piedi dallo stadio. Mi sono messo sulla testa il cappuccio perché non volevo farmi riconoscere per strada ma dopo una, due e tre volte che sentivo dei tifosi gridare il mio nome mi sono girato. Avevo paura, invece, mi hanno detto qualcosa sorridendo, forse era una battuta, non ho ben capito. Quando passeggio per Modena, però, non mi riconoscono».

I due fratelli

Antiste ha due fratelli e sostiene che uno in particolare sia molto bravo. «Sicuramente più di me -rimarca- e spero un giorno possa venire a giocare alla Reggiana, chissà. Seguo sempre il calcio francese ed in effetti è un campionato meno tattico della serie B ma a livello di fisicità c'è molta attinenza».

Antiste non ha digerito il pareggio a Pisa: «Meritavamo qualcosa di più e sono certo che se fossimo andati al riposo sul 3 a 1 nella ripresa sarebbe stata un'altra partita. In ogni caso un punto a Pisa è positivo, in un campionato dove regna un grande equilibrio e dove in ogni partita può succedere di tutto. Ci rifaremo col Como».

La sua speciale esultanza, quel simulare con le mani “marameo” può apparire irriverente, invece ha una spiegazione in chiave positiva. «Me l'ha chiesto un amico per suo figlio. Mi ha detto: “se segni fai marameo” e così è stato. Mi ha portato bene e continuo con questo gesto di esultanza».l

W.M.

© RIPRODUZIONE RISERVATA