Gazzetta di Reggio

Sport

Reggiana, pari tra gli applausi

Wainer Magnani
Reggiana, pari tra gli applausi

In vantaggio con Gondo, i granata sono stati prima raggiunti e poi superati dal Como ma nella ripresa hanno trovato il gol con Girma costringendo i lariani in difesa

21 gennaio 2024
3 MINUTI DI LETTURA





Reggio Emilia Ci sono pareggi che profumano di vittoria per l'andamento della partita e per il valore dell'avversario. Il punto conquistato dalla Reggiana contro il Como ha questi connotati.

Il risultato è corretto anche se nella ripresa è stata la Reggiana a mostrare una maggiore convinzione nel cercare di raggiungere la vittoria.

Il vizio della pausa

Un pareggio strano e che fa riflettere perché nel primo tempo la Reggiana, dopo il vantaggio iniziale di Gondo (15' pt, quinto sigillo personale) è andata in “pausa” consentendo al Como di mettere in mostra tutte le sue qualità negli ultimi sedici metri. Un vizietto che si ripete spesso. Non a caso prima Gabrielloni (37'pt) e poi Cutrone (45'pt) hanno ribaltato il risultato ma del resto non poteva essere diversamente poiché la Reggiana non ha la fisicità e l'organizzazione difensiva per poter difendere in modo ostinato e compatto il risultato, soprattutto al cospetto di un Como che fa della produttività offensiva la sua forza.

La sveglia

È vero che l'assenza di Romagna al centro della difesa si è fatta sentire ma era prevedibile che il consegnarsi all'avversario avrebbe provocato il sorpasso del Como. Del resto era già successo a Pisa. Ciò che non ci si aspettava e che ha fatto la differenza, è la prestazione dei granata nella ripresa. Una Reggiana trasformata nello spirito e nel modo di stare in campo, che ha sfruttato le sue qualità nel palleggio e la bravura nel ribaltare il fronte d'attacco. Il tutto non può essere ricondotto al solo cambio di Pajac con Pieragnolo ma a un fattore mentale, di ritrovata sicurezza.

Qualcosa nell'intervallo è scattato nella testa dei giocatori. Questo ha fatto la differenza nella seconda parte del match tanto che è sembrato che il Como fosse in balia della Reggiana. Il gol del pareggio di Girma (22' st, quinto gol stagionale) è stata una logica conseguenza di una Reggiana che ha chiuso tutti gli spazi e iniziato a martellare il Como con azioni in velocità e con fraseggi in profondità, sfruttando appieno le fasce laterali.

È sempre difficile capire dove iniziano i meriti di una squadra e cominciano i demeriti dell'altra ma di sicuro la squadra vista nella ripresa, contro la seconda forza del campionato, merita un applauso e l'attuale classifica, che la pone in zona salvezza. Una classifica, va rimarcato, molto stretta per cui è vietato cullarsi sul fatto che i granata hanno portato a quattro la striscia di risultati utili. Resta sempre d'attualità una considerazione già fatta alla vigilia: la Reggiana è una squadra che subisce sempre almeno un gol a partita ma è altrettanto vero che segna sempre e oggi il tridente Girma-Antiste-Gondo è arrivato a quota 14 gol, un bottino niente male. Questo per far capire che dal mercato non ci dobbiamo aspettare dei titolari anche perché ora dobbiamo considerare tali i vari Melegoni, Szyminski, Pajac e Crnigoj che sono i veri acquisti di gennaio.l