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«Faye, scommessa vinta»

Linda Pigozzi
«Faye, scommessa vinta»

Basket Serie A La presidente Bartoli sul 18enne in rampa di lancio Al debutto, il centro titolare della Unahotels è già una bellissima realtà

23 gennaio 2024
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i Linda Pigozzi

Reggio Emilia Scommessa vinta. Se in estate poteva sembrare un azzardo conferire un ruolo significativo nella nuova Unhotels al senegalese Momo Faye - potente centro 18enne di 208 centimetri - già a gennaio è arrivata la conferma della lungimiranza di quella scelta.

Faye, promosso titolare dal coach Dimitris Priftis, non è solo fisico e talento. L’ha dimostrato sul campo gara dopo gara, anche nei momenti in cui la formazione biancorossa tirava tristemente fuori il peggio di se. Nei frangenti di abulia, Faye è infatti quasi sempre riuscito a tenere il focus al campo. Non facile, né scontato, per un ragazzo ancora in piena formazione .

Nell’immediato post Covid venne notato a Dakar, in un camp volto a presentare i talenti migliori ad allenatore da tutto il mondo, dal responsabile del settore giovanile del club, Andrea Menozzi, che era sceso in Senegal a caccia di talenti. A colpire il tecnico, in primis, la sua fisicità e le già notevoli doti atletiche. Sbarcato a Reggio nei primi mesi del 2022 dopo aver superato una serie di difficoltà burocratiche legate al visto, viene inserito nell’Under 17 e nell’Under 19 con cui conclude i campionati 2022/23. La stagione successiva è in forza all’Under 19 e inizia ad allenarsi con la prima squadra. L’impatto è eccellente, tanto da convincere lo staff a puntare forte su di lui.

Messo stabilmente nello starting five biancorosso da Priftis, non delude. E via via si fanno sempre più di sostanza le sue prestazioni sul campo.

C’è davvero da stropicciarsi gli occhi anche in considerazione dei margini di crescita che gli addetti ai lavori gli riconoscono. Ampliare il repertorio di soluzioni difensive e affinare la tecnica individuale offensiva sono gli step che è chiamato a compiere nell’immediato, mentre sul lungo periodo il passaggio sarà migliorare la comprensione del gioco.

Studente all’istituto cittadino “Motti”, indirizzo tecnico-turistico, Faye vive nella foresteria biancorossa con altri giovani della cantera. Ancora non ha potuto abbracciare i genitori a Reggio, ma il club si sta muovendo per far arrivare in città il padre avvocato e la madre insegnante. Faye ha inoltre otto fra fratelli e sorelle.

«Fin dal primo giorno della mia presidenza ho creduto che la valorizzazione dei talenti del settore giovanile debba essere uno dei punti cardini di una società che vuole guardare lontano, fa parte del DNA di Pallacanestro Reggiana» dice la presidente Veronica Bartoli.

«Momo Faye è un ragazzo del 2005 su cui quest’estate la società ha fatto una scommessa, intraprendendo di comune accordo con la parte tecnica e manageriale un percorso di crescita e valorizzazione, consapevoli che non sarebbe stato facile e che questo avrebbe comportato dei rischi - spiega - vederlo stare in campo con tanta determinazione ed energia riuscendo ad essere un fattore importante nelle vittorie della squadra, non solo mi riempie di gioia, ma soprattutto gratifica tutto il lavoro e gli sforzi che Momo assieme ad allenatori, preparatori e compagni hanno fatto in questi mesi. E mi piace pensare che possa diventare lui stesso un esempio per altri ragazzi».

«Momo, il cui percorso è lungo, tortuoso e solo all’inizio, non vuole restare un caso isolato, ma deve anzi diventare un’abitudine del club anche negli anni a venire. Sono certa che ci saranno altri “Faye” nelle prossime stagioni: questo è il nostro obiettivo» conclude.l