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Bari-Reggiana, i granata cercano il quinto risultato utile di fila

Wainer Magnani
Bari-Reggiana, i granata cercano il quinto risultato utile di fila

Alle 16.16 la partita al San Nicola. Il tecnico Nesta deve fare i conti con tante defezioni

27 gennaio 2024
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Reggio Emilia La Reggiana a Bari insegue a partire dalle 16.15 di oggi il quinto risultato utile consecutivo, un record che appartiene alla stagione 98/99 quando il tecnico Angelo Gregucci, in coppia con Fabiano Speggiorin, nelle ultime cinque partite di campionato conquistò il pari con Atalanta e le vittorie contro Cosenza, Treviso, Brescia e Lucchese. Un filotto che, però, non evitò la retrocessione in Serie C.

Oggi la squadra di Nesta ha però decisamente un altro obiettivo rispetto ad allora: dimostrare di avere voltato pagina e pur nell'emergenza per l'assenza di tanti giocatori essere in grado di fare la partita e di reggere il confronto col Bari.

La Reggiana è chiamata a compiere quell’ulteriore salto di qualità che ha evidenziato Nesta per offrire continuità di rendimento e gioco, evitando un cammino da montagne russe. Il difetto di questa squadra è evidente: se concede troppo campo all'avversario finisce inevitabilmente per subire un gol poiché non è nel suo Dna la capacità di fare muro a oltranza. E lo confermano anche i numeri: in sedici partite la Regia ha sempre subito almeno un gol.

Ecco perché l’unico segreto per portare a casa dei punti dal “San Nicola” è fare affidamento alla capacità di palleggio di Bianco e soci per sfruttare al meglio gli spazi. Difendere attaccando, questo deve essere il concetto base della Reggiana anche perché Gondo e compagni hanno sempre avuto la forza per trovare la via del gol. È sempre successo in sedici partite di andare a rete e questo è un patrimonio tecnico imprescindibile, come l’identità di gioco di una Reggiana che ha grandi qualità tecniche.

È vero, oggi mancheranno Portanova, Cigarini, Romagna e soprattutto Girma; ci sono un paio di giocatori non al meglio ma all’interno della squadra è cambiato lo spirito di corpo. Ora c’è consapevolezza dei propri mezzi, compattezza e fiducia nel poter compiere qualsiasi impresa e la capacità di misurarsi anche contro un Bari che ha un organico di straordinario valore, seppur inespresso, soprattutto al “San Nicola” dove ha vinto solo tre partite, ma è anche vero che ha perso una sola volta contro il Venezia.

Il Bari è in serie utile da quattro partite (tre pareggi e una vittoria) ha inserito giocatori di valore come Kallon e Puscas, ha ritrovato Menez e dispone di una panchina lunga e importante.

La Reggiana, però, non si sente inferiore ai pugliesi perché ha un Gondo in gran spolvero e soprattutto un motivatissimo Melegoni ed è forte di una classifica che le consente di giocare questa sfida senza l’assillo della vittoria a tutti i costi. Ciò che invece peserà sulla testa dei giocatori del Bari, reduce da un pareggio ad Ascoli che ha suscitato diversi mal di pancia nella tifoseria per un brutto secondo tempo.

La discontinuità di rendimento è un aspetto che caratterizza anche la Reggiana che spesso concede agli avversari un tempo.

Sampirisi e compagni sono coscienti che in avvio di partita dovranno rintuzzare un Bari che inizierà la sfida a gran ritmo per cercare di ipotecare subito il match. Sarà questo il momento più delicato del match e forse quello decisivo. I granata, però, hanno imparato a soffrire ma soprattutto sono coscienti che tutto gli è permesso, anche le impossibili rimonte come successo a Bolzano col Sudtirol e sabato col Como. A livello di formazione il tecnico Nesta avrà gli uomini contati e poche soluzioni nei cambi ma è una Reggiana in buone condizioni atletiche e ci si aspetta un buon aiuto dai vari Pajac, Crnigoj, Varela e Libutti. L'unico vero ballottaggio potrebbe essere tra Rozzio e Sziyminski con il capitano favorito per il duello atletico con Puscas.l

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