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«La Unahotels deve giocare con fame, fiducia e cattiveria»

Linda Pigozzi
«La Unahotels deve giocare con fame, fiducia e cattiveria»

Il capitano Michele Vitali guarda avanti dopo la debacle in casa del Tortona: «Sabato sfidiamo Venezia al Bigi e i nostri tifosi saranno il sesto uomo in campo»

01 febbraio 2024
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Reggio Emilia «Ora serve equilibrio».

Il monito arriva dal capitano biancorosso Michele Vitali a pochi giorni dalla disfatta sul campo del Tortona.

«Sicuramente in casa della Bertram non abbiamo fatto una buona partita e nessuno di noi lo vuol nascondere - avverte - adesso però torniamo al Bigi, davanti al nostro pubblico, e la cosa importante è guardare avanti».

Non vi aspetta un impegno facile...

«Lo sappiamo. Venezia è una grande squadra e oltretutto è in un buon momento. Ma in questo campionato non c’è mai nulla di facile. Sabato sera dovremo essere bravi a scendere in campo con la giusta mentalità e la giusta fame. Dobbiamo avere questa mentalità sia quando le cose vanno male sia quando vanno bene. Abbiamo davanti una partita importante contro una grande squadra e la nostra volontà è riscattarci».

Cosa non ha funzionato contro Tortona?

«Non siamo stati sufficientemente consistenti. Samo tutti arrabbiati per come abbiamo giocato. In noi c’è grande voglia di riscatto, dobbiamo imparare dagli errori fatti e non ripeterli più in futuro».

Su cosa state lavorando nello specifico?

«Stiamo cercando di essere più consistenti. Riuscire a esserlo sabato sera contro una squadra molto fisica come Venezia sarà fondamentale. Vogliamo essere consistenti e giocare la nostra pallacanestro».

Il pubblico del Bigi che ruolo potrà avere?

«In casa i nostri tifosi sono sempre stati il sesto uomo in campo e ci hanno sempre dato una marcia in più, un aiuto importantissimo. Sono convinto sabato saranno tutti presenti a incitarci».

A livello tecnico che gara s’aspetta?

«Fisica. Molto fisica. Perché Venezia ha questa caratteristica. Ha giocatori di grande talento, come Tucker che ha entrambi: sia talento sia fisicità. Sarà fondamentale stare concentrati per 40’ per riuscire a mettere Venezia in difficoltà».

Con la Virtus ci eravate riusciti.

«Il bello del basket è che si parte zero a zero e vince chi se lo merita. Con la Reyer lo spirito giusto sarà fondamentale già in partenza come è successo contro la Virtus».

Cosa vi ha detto il coach Priftis alla ripresa degli allenamenti?

«Come ogni settimana si inizia cercando di imparare dagli errori fatti per ricominciare facendo uno step avanti. Il nostro coach è molto bravo nel passare questo messaggio».

C’è tensione in squadra?

«C’è la giusta tensione. C’è voglia di fare bene lavorando nel giusto modo. Arriveremo pronti a sabato».

Le tre sconfitte consecutive in trasferta non vi preoccupano?

«Secondo me il percorso generale che abbiamo fatto è buono. Abbiamo compiuto questi passi falsi, ma non bisogna dimenticare tutto quanto di positivo abbiamo fatto finora. Arriviamo da una partita giocata male, non un mese o due di fallimenti. Bisogna essere bravi e ricordarsi ciò che si è fatto, essere consci del nostro percorso. Non siamo appagati dal sesto posto e dobbiamo essere equilibrati anche quando le cose vanno male e lavorare con fiducia, cattiveria e fame».