Gazzetta di Reggio

Sport

Calcio Serie B

«È una Reggiana da playoff ma prima pensi a salvarsi»

Wainer Magnani
«È una Reggiana da playoff ma prima pensi a salvarsi»

È unanime il giudizio degli allenatori Pierpaolo Bisoli e Davide Dionigi: «In B bisogna restare sul pezzo perché non si sa mai cosa possa succedere»

15 febbraio 2024
3 MINUTI DI LETTURA





Reggio Emilia Pierpaolo Bisoli e Davide Dionigi sono allenatori che conoscono bene la Serie B.

«Lo ripeto sempre – rimarca Bisoli – in Serie B devi sempre stare sul pezzo perché tutto è possibile. Adesso si dice che il campionato è diviso in due tronconi ma in realtà saranno le ultimo otto o nove partite ad emettere i verdetti. La Reggiana sta facendo bene ma prima deve pensare a salvarsi e poi pensare a un altro obiettivo».

Di parere diverso è Dionigi: «La Reggiana deve puntare ai playoff, lo dice la classifica. Una volta raggiunta la quota salvezza deve alzare l'asticella. I granata con 30 punti sono in una posizione di sicurezza. La quota salvezza? Con 12 punti sei salvo, con 13 c'è la sicurezza e con 14 punti hai ampi margini. Alla Reggiana basta fare un punto a partita ma credo che possa fare di più».

La svolta

«C’è un momento – ricorda Bisoli - in cui nasce un'alchimia tra giocatori, allenatore, società e ambiente, che crea qualcosa di magico. Lo scorso anno a Bolzano avremmo potuto giocare per ore ma nessuno ci avrebbe fatto gol. Non subire gol è stato fondamentale per arrivare a un passo dalla A. È un meccanismo che scatta all'interno del gruppo e trova terreno fertile attorno».

Dionigi ha una precisa chiave di lettura: «Ora il team ha una buona autostima e devo rimarcare che Nesta è stato bravo e intelligente nell'adeguare l'assetto di squadra alle qualità dei suoi giocatori. Il suo assetto 5-4-1 in fase di non possesso della palla che si trasforma in un 3-4-3 in fase di ripartenza, ha dato ottimi risultati».

Identità di gioco

Bisoli elogia il lavoro di Nesta: «La Reggiana mi piace come filosofia che rispecchia il suo allenatore. Una squadra costruita con giovani interessanti e giocatori esperti che possano fare da guida. Un gruppo quadrato e compatto. Per questo rimarco che devono mettersi al riparo da sorprese e raggiungere la salvezza il prima possibile».

Il progetto Goretti

«Conosco bene Roberto - rimarca Bisoli - a Perugia siamo andati ai playoff sfiorando la A, a Cosenza abbiamo fatto un miracolo sportivo. È un direttore sportivo che crede ancora nei progetti e non si lascia incantare dai risultati del momento. L'altro aspetto importante: sposa la filosofia dell'allenatore che ha scelto e lavora per mettergli a disposizione il materiale umano adatto al suo calcio. Se la società lo segue, farà grandi cose con la Reggiana».

Spareggi salvezza

Il calendario vede la Regia giocare sabato con la Ternana, poi a Brescia, turno infrasettimanale col Sudtirol e quindi la trasferta ad Ascoli: quattro spareggi salvezza.

«Sono quattro partite non facili ma nessuna la è. La B è l'unico campionato europeo dove è inutile far pronostici perché in ogni turno ci sono 4 o 5 risultati impensabili. Per questo occorre vivere alla giornata: giocare una partita e subito dopo pensare all’altra. Le tabelle non servono, quando fai calcoli sbagli» dice Bisoli.

«Nella prossime quattro partite - sottolinea Dionigi - la Reggiana deve pensare di fare un filotto di risultati, in questo modo ipotecherà la salvezza e potrà alzare l'asticella. In questo momento la classifica ci dice che nessuna delle ultime cinque squadre è spacciata, anzi. La Reggiana deve provare a vincere con la leggerezza e la fiducia che le offre la sua classifica. Non deve più avere la paura di guardarsi indietro ma caso mai essere più sbarazzina. Ripeto: la Reggiana ha un organico che può ambire all’ottavo posto perché ha utto per centrare l’ obiettivo».

© RIPRODUZIONE RISERVATA