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Reggiana, l’appello di Nesta: «Voglio una squadra che parta subito col piede giusto»

Luigi Cocconcelli
Reggiana, l’appello di Nesta: «Voglio una squadra che parta subito col piede giusto»

Reggiana chiamata al definitivo salto di qualità sabato 17 febbraio alle ore 14 in casa con la Ternana

16 febbraio 2024
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Reggio Emilia Reggiana chiamata al definitivo salto di qualità sabato17 febbraio alle ore 14 in casa con la Ternana. Se lo aspetta in primis Alessandro Nesta, che dice di interrogarsi ogni giorno sui motivi per cui la sua squadra renda meglio, raccolga di più contro chi in classifica la sopravanza che non con chi la insegue, senza essere ancora riuscito a darsi una risposta. Il tecnico granata è soddisfatto della settimana di lavoro, il pareggio e la buona prestazione di Cremona hanno portato una benefica iniezione di fiducia e morale, nessun acciacco in particolare, anche Girma sta meglio rispetto a 7 giorni fa e potrebbe anche partire dall’inizio con la Ternana, Blanco è pronto, Pettinari pure, anche se forse non per 90 minuti. All’appello ora mancano solo Crnigoj e Romagna.

Cosa chiede Nesta ai suoi contro la Ternana?

«L’approccio giusto, di entrare in campo subito pronti, di diminuire i giri a vuoto che inevitabilmente anche le grandi hanno, di giocare con l’intensità, la voglia, la determinazione di chi vuole portare a casa una vittoria in una partita fondamentale».

Fondamentale perché si guarda avanti o sempre indietro?

«Io penso alla salvezza prima di tutto, per me la quota è attorno ai 43 punti e basta un paio di scivoloni per rimettere tutto in gioco, siamo stati bravi a capire, superare errori e momenti difficili, la Ternana è dietro ed uscire sconfitta dal Città del Tricolore per lei sarebbe una brutta mazzata e poi c’è un altro motivo per vincere».

Quale?

«Vogliamo finalmente dare una soddisfazione al nostro pubblico, finora ci hanno visto vincere di più in trasferta, vogliamo cominciare a fare del nostro stadio una piccola roccaforte».

Probabile che le altre abbiamo studiato il modo di giocare della Reggiana, vadano in pressing su Kabashi od il portatore di palla, studiato piano B?

«Non è che noi appoggiamo il gioco sempre e solo su Kabashi, dipende da chi è pressato, dall’occupazione dello spazio, di certo in avanti dobbiamo velocizzare maggiormente, capire che non ti danno il tempo di controllare e girarti».

Il cambio di modulo, partiti con la difesa a 4 od ora a 3 o 5 a volte in fase di non possesso come è nato?

«Dall’adattabilità alle caratteristiche dei giocatori, sul mercato abbiamo cercato 4 ali e ne è arrivata una sola».

Vero che in estate avevate fatto un pensierino a Raimondo, punto di forza della Ternana?

«Vero. Avevamo anche parlato con il Bologna, ma poi non se ne è fatto nulla perché avevamo già preso diversi giovani».