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È una Regia da trasferta

Wainer Magnani
È una Regia da trasferta

Vincere sabato pomeriggio a Brescia non è impossibile I granata hanno conquistato più punti fuori che in casa

20 febbraio 2024
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Reggio Emilia Si usa dire che “dopo la tempesta spunta sempre il sole” e in questo caso la Reggiana deve cercare sabato a Brescia i punti che nelle due gare interne contro Feralpisalò e Ternana ha gettato alle ortiche. C'è un elemento che legittima la speranza e riguarda i punti che i granata hanno saputo conquistare in trasferta.

Nella classifica delle gare esterne la Reggiana ha conquistato 16 punti frutto di 4 vittorie (più di quelle inanellate al “Città del Tricolore”) 4 pareggi e 4 sconfitte. In questa graduatoria la Reggiana è al sesto posto con una media di 1,33 punti a partita. Solo Parma, Cremonese, Palermo, Venezia e Como (pur con una partita in più) hanno fatto meglio. Il Brescia precede i granata con 17 punti ma in 13 partite giocate.

In termini di gol c'è equilibrio: con 16 realizzati e altrettanti subiti. Resta il fatto che Gondo e compagni sono più prolifici in trasferta (16 reti) che in casa (13 gol) mentre hanno incassato gli stessi gol (16) fuori casa e al Città del Tricolore.

L'aspetto tattico

C'è anche una chiave tattica per spiegare i due volti della Reggiana, poiché è una squadra costruita per sfruttare gli spazi e le ripartenze, pur iniziando da un possesso palla dei centrocampisti, con una manovra d'attacco che spesso si sviluppa sugli esterni. Una Reggiana che in possesso palla sviluppa un modulo offensivo (3-4-3) ma in fase difensiva (5-4-1) aumenta la densità in mezzo al campo e sulle fasce.

Gondo, Girma, Melegoni, Portanova e Antiste sono tutti giocatori che diventano importanti nella ricerca della profondità o se possono sfruttare gli spazi.

A caccia del riscatto

Se prendiamo in esame il calendario si può notare come la Reggiana, soprattutto in questa seconda parte, di stagione è sempre riuscita a ritrovare lontano da casa quei punti che aveva sperperato tra le mura amiche. È stato così a Parma dopo la sconfitta col Palermo oppure a Bolzano contro il Sudtirol dopo la scoppola interna presa dalla Sampdoria. Lo stesso si potrebbe dire per il pari a Cremona dopo l'allucinante pareggio contro la Feralpisalò.

La speranza è che lo stesso accada sabato a Brescia, contro un avversario che tra le mura amiche ha conquistato 16 punti (4 vittorie, 4 sconfitte e 4 pareggi) e non segna moltissimo: 12 gol realizzati e altrettanti subiti.

Nelle ultime quattro partite al “Rigamonti”, il Brescia ha vinto col Como, perso col Parma, pareggiato col Sudtirol e tornato al successo col Cittadella.

Riattaccare la spina

È vero che la Reggiana ha sempre saputo reagire ai momenti difficoltà, non si è mai disunita ma non si può nascondere che ha attraversato anche una fase di forte criticità, che ha coinciso con una serie di tre sconfitte (Cosenza, Modena e Sampdoria) alternate dai pareggi interni con Brescia e Ascoli. Il 28 ottobre, dopo la vittoria a Piacenza col Sudtirol, i granata erano al 12° posto ma il 16 dicembre, dopo la sconfitta interna con la Sampdoria Rozzio e soci erano precipitati ai play out. Sei partite che hanno messo a dura prova la compattezza del gruppo e la certezza di raggiungere la salvezza. Sono stati i sette risultati utili (3 vittorie e 4 pareggi) a restituire serenità e fiducia alla Reggiana. Dopo due pareggi (Feralpisalò e Cremonese) e la sconfitta con la Ternana si deve riaccendere l'interruttore a ripartire.

Nesta e Maran

Un'ultima curiosità: Alessandro Nesta ha una media di 1,20 punti sulle 25 partite ed è al 14° posto in una speciale classifica.

Rolando Maran è subentrato a Berlinghieri dopo la sconfitta per 3 a 0 contro la Cremonese con il Brescia a 14 punti e ha una media di 1,58 punti nelle 12 partite ed è all'ottavo posto.