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Dopo la medaglia di bronzo ai mondiali

La prima allenatrice di Dosso: «Un’emozione grandissima vedere Zaynab nell’olimpo mondiale»

Aldo Spadoni

	Una giovanissima Zaynab Dosso e Loredana Riccardi
Una giovanissima Zaynab Dosso e Loredana Riccardi

Loredana Riccardi della Corradini Excelsior Rubiera: «Ho sempre creduto nelle sue potenzialità: il mio più grande merito ritengo sia stato quello di averla spinta a diventare professionista»

04 marzo 2024
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Rubiera «Un’emozione grandissima e indescrivibile vedere Zaynab Dosso nell’olimpo mondiale della velocità. Sono sincera: al termine della finale non riuscivo più a smettere di piangere e tremare...». Loredana Riccardi, della Corradini Excelsior Rubiera, è stata la prima allenatrice della velocista azzurra che sabato a Glasgow ha conquistato uno storico bronzo nei Mondiali di atletica indoor.

L’allenatrice ha vissuto la finale con gli occhi di chi ha contribuito alla crescita di questa campionessa, sin da quando bambina arrivò con la famiglia dalla Costa D’Avorio a Rubiera.

Come ha vissuto la giornata, dalle qualificazioni in poi?
«L’ho vissuta come se fossi stata li, al suo fianco, poi vederla disputare tre gare in poche ore sui 60 metri, senza errori in una distanza così breve, mi ha fatto capire quanto sia stata perfetta e concentrata in ogni frangente».

Dosso l’ha ringraziata in diretta tv: ha detto che è arrivata a quel livello anche grazie a lei. Ha inoltre rivolto un pensiero anche al presidente della Corradini Marco Benati. Che meriti si attribuisce Loredana Riccardi nella grande crescita agonistica di questa atleta?
«Il mio più grande merito ritengo sia stato quello di averla spinta a diventare professionista, perché mi rendevo conto che ormai l’ambiente dove era cresciuta non era più abbastanza stimolante per lei. Aveva certamente bisogno di nuovi obiettivi e nuove motivazioni, un ambiente che le consentisse di crescere come professionista. Sottolineo comunque che però non è facile per un allenatore dire alla sua atleta più forte di cambiare strada per poter sognare in grande...».

Sicuramente è stato un gesto di generosità da parte sua e della società averla spinta ad andare via... «Ho sempre creduto nelle sue potenzialità e questo gliel’ho sempre detto, oltre a spronarla a migliorarsi sempre, ma soprattutto non smettere mai di sognare. Sono sicura che a livello cronometrico Zaynab vale molto di più del 7”05 ottenuto in finale e questo lo sa benissimo anche lei. In questa stagione ha dimostrato di esserci sempre, ed in tutti gli appuntamenti importanti ha sempre dato dimostrazione delle sue potenzialità, spero che questa crescita continui. Zaymab è un’atleta che ha tanta fame di arrivare e sicuramente non si accontenterà del bronzo mondiale».

Aveva visto Zaynab Dosso prima dei Mondiali di Glasgow, cosa vi eravate dette?
«Ci eravamo sentite al telefono. In quella occasione ho capito che era pronta sia dal punto di vista tecnico che psicologico. Ho trovato in lei tanta serenità in vista di un appuntamento così importante per la sua carriera come un Mondiale, questo sicuramente mi aveva fatto sperare che potesse arrivare sul podio». 

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