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«La Reggiana ha fiducia in me». Il portiere Giacomo Satalino protagonista a Catanzaro

Roberto Fontanili
«La Reggiana ha fiducia in me». Il portiere Giacomo Satalino protagonista a Catanzaro

Il giocatore: «Qui sto benissimo: siamo una famiglia e ci aiutiamo l’uno con l’altro»

13 marzo 2024
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Reggio Emilia Prosegue la partnership tra la Reggiana e il marchio Pirru cafè e quello della fondazione “REggiAMOci Forte”, l’onlus fondata nel 2021dall’imprenditore reggiano Luca Pirruccio a favore delle persone con disabilità e le donne che hanno subito maltrattamenti. La presentazione con la partecipazione del portiere granata Giacomo Satalino è avvenuta nel nuovo “Pirru cafè” che sorge all’interno del capannone 17 delle ex Reggiane e che è divenuto anche una sorta di “Villa Granata” con i giocatori della prima squadra e della Primavera che sono spesso ospiti a pranzo e a cena. E proprio l’estremo difensore granata ha detto subito di «vivere con grande tranquillità», questo momento che lo ha visto protagonista della vittoria di sabato a Catanzaro.

Tante le domande rivolte al portiere classe 1999 di proprietà del Sassuolo che, dopo l’infortunio subito da Francesco Bardi, ha debuttato come titolare dal primo minuto in Calabria.

Come sta vivendo questo momento?
«Sono spensierato, tranquillo e sereno. Lo ero anche sabato perché mi fido dei miei compagni e loro hanno mostrato di avere fiducia in me». Rozzio dopo una sua grande parata è corso ad abbracciarla. «L’ha fatto perché ci sentiamo come una famiglia e ci si aiuta uno con l’altro».

Quale è stata la parata più difficile al Ceravolo?
«Direi che c’è stata una parata più difficile dell’altra».

Sabato si è reso conto che c’erano 12mila persone sugli spalti?
«Non ricordo di essermi guardato intorno. Devo essere costantemente concentrato sulla gara e su quello che stai vivendo in quel momento».

Abbiamo visto che sabato l’arbitro la seguiva spesso. Sarà stato per i ritardi nei rinvii?
«Mi ha fatto sentire importante (ride, ndr). Non so forse involontariamente l’ho fatto indispettire».

Che portiere è?

«Cerco di parlare e di gridare in campo anche se a volte i miei compagni possono non sentirmi, ma mi serve anche per tenermi concentrato».

Dopo la partita hai ricevuto molti complimenti?
«Si anche se quelle che fanno più piacere sono stati quelli delle persone più care: i miei genitori e mio fratello».

Quali sono i suoi punti forti?
«Cerco di essere il più completo possibile anche se non lo si è mai al 100%. Credo di essere un portiere moderno che gioca con i piedi, ma devo ancora migliorare, così come nelle uscite».

A chi si ispira?
«Buffon è il top nella storia dei portieri. Attualmente guardo al portiere del Milan, Maignan per come interpreta il ruolo e come aiuta la squadra. Personalmente non so in questo momento a che portiere potrei assomigliare».

Cosa le ha insegnato il preparatore Marco Bizzarri?
«Diverse cose e soprattutto il suo modo di lavorare in campo mi ha fatto vedere il mio ruolo in maniera più moderna e direi più aggressiva».


Nello Spezia gioca Daniele Verde, attaccante pericolosissimo. Preoccupato?
«Sarà una partita dura e complicata con tre punti importanti in palio. Noi dobbiamo pensare a fare punti. Studierò attentamente Verde in settimana».

A fine stagione rientrerà nel Sassuolo?
«Non lo so. Non dipende da me ma dalle società. A Reggio mi trovo benissimo e anche con il gruppo siamo sempre insieme». © RIPRODUZIONE RISERVATA