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Unahotels Reggio Emilia, contro Varese mostra i muscoli

Adriano Arati
Unahotels Reggio Emilia, contro Varese mostra i muscoli

Domenica pomeriggio l’Openjobmetis arriverà al Bigi per fare risultato- I biancorossi chiamati a difendere forte per fermare uno dei migliori attacchi della lega

14 marzo 2024
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Reggio Emilia Vive e muore di attacco, la Openjobmetis Varese che domenica arriverà a Reggio per il prossimo match interno della Unahotels, in programma alle 16.30 al Bigi.

La formazione lombarda si è parzialmente ripresa dopo il pessimo avvio e ora, a quota 18, ha un minimo di respiro sulla quota salvezza. E, nonostante l’addio ad Hanlan, miglior realizzatore della Serie A, rimane una notevole macchina offensiva, quarta per punti con 84.5 di media.

Sarà quindi un bel test per la compattezza difensiva casalinga di Reggio, oltre che un momento simbolico non da poco: è stato proprio a Varese, nel massacro 116-93 del 29 dicembre, che il mal di trasferta biancorosso è emerso in tutta la sua profondità.

Da allora la Unahotels non ha più vinto lontano da via Guasco e spesso si è arresa senza colpo ferire a formazioni in quel momento in crisi, a partire dalla Openjobmetis, che in quel periodo aveva inserito Nico Mannion e provava a ripartire.

Per Reggio, insomma, i motivi per far bene sono diversi, oltre a quelli ovvi di classifica. Sinora, in casa tutte le fragilità esterne non si sono presentate, o comunque sono state arginate con l’intensità e il sostegno del pubblico; si pensi all’ultimo successo in rimonta con Trento.

Varese non è una formazione di grande fisicità né compattezza difensiva, anzi, ma se trova ritmo ha tanti tiratori perimetrali di livello e diversi buoni creatori dal palleggio, sa correre con efficacia e dietro, da quando si è affidata al saltatore Spencer, è in grado di garantire una buona produzione a rimbalzo.

La Unahotels è chiamata a una prestazione di muscoli, di gestione del ritmo e di attenzione alle palle perse, per evitare una sparatoria in cui a oggi non sarebbe certo avvantaggiata.

La Openjobmetis è quarta per punti, 84.5, rimbalzi, 36.9 per gara, e percentuale da tre, con il 36.9%. E si prende per 33 triple per sera, tra le primissime in Serie A in questo senso. Non ha certo paura ad accelerare e a rischiare qualcosa, sia in termini di forzature al tiro sia in potenziali assist complessi, pur di entrare nella propria cadenza e sfruttare a quel punto la precisione dei vari McDermott, Brown, Moretti. Qui toccherà ai difensori biancorossi, Uglietti, Vitali, Grant e a un Weber chiamato a una reazione, lavorare bene per togliere occasioni e spazi ai pariruolo. La massima attenzione andrà poi verso Nico Mannion, che con 18.8 punti di media sarebbe il miglior realizzatore del torneo (non lo è ufficialmente per le poche gare ancora disputate). Dopo l’addio all’altra stella Hanlan, passata al Cska Mosca, la responsabilità della creazione dal palleggio per creare superiorità è tutta sua; il sostituto di Hanlan, il francese Besson, è un grande atleta ma con caratteristiche diverse. Sinora Mannion non si è fatto problemi, e gestire la sua capacità di battere l’uomo sarà affare complesso. Dove Reggio ha un vantaggio, nonostante il numero dei rimbalzi catturati, è sotto canestro. Il centro Spencer ha stazza e verticalità, è il quarto rimbalzista della serie A con 7.9, sa stoppare e chiudere se servito nel pitturato. Ma oltre a lui, solo Ulaneo può dare muscoli e ingombro, visto che James Young non è ancora stato sostituito e al momento da 4 giocano due elementi perimetrali, McDermott e Brown.

Gente da inseguire sul perimetro, di sicuro, ma pure da “punire” nell’altra metà campo sfruttando il maggior tonnellaggio e rotazioni più ampie, con quattro lunghi puri che dovranno dare controllo dell’area e togliere occasioni per secondi tiri ai lombardi.