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Calcio – Serie B

Mano pesante del giudice sportivo: Kabashi squalificato tre giornate

Wainer Magnani
Mano pesante del giudice sportivo: Kabashi squalificato tre giornate

Ha colpito con una testata al volto un calciatore dello Spezia. La Reggiana deve decidere se presentare ricorso

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Reggio Emilia Il giudice sportivo ha squalificato il centrocampista Elvis Kabashi per 3 giornate. Queste le motivazioni a referto: "per avere, al 46° del secondo tempo, a gioco fermo, colpito con una testata al volto un calciatore della squadra avversaria".

La società avrà tempo fino a domani per presentare ricorso e tentare di ridurre almeno di una giornata la squalifica. La decisione sul ricorso dovrebbe arrivare già oggi. In società già ieri stavano valutando l’ipotesi, dovendo anche tener conto che davanti alla Corte sportiva d’appello non è ammessa la prova tivù. E allora, non potendo puntare sulle immagini che avvalorerebbero la tesi del giocatore («non ho colpito il giocatore ho appoggiato la mia fronte alla sua») nel ricorso verrà probabilmente ricordato il contesto in cui i due giocatori si sono trovati faccia a faccia.

Fasi concitate della partita, che avevano portato l'arbitro Santoro a sanzionare un paio di giocatori. Ma potrebbero anche spuntare foto – quelle sì, ammesse, al pari di eventuali testimoni – che potrebbero avvalorare la versione di Kabashi. In ogni caso Kabashi dovrà rimanere fuori squadra per un mese e salterà quasi certamente la trasferta di Venezia e la partita al Città del Tricolore contro il Cittadella sperando di poter rientrare, se sarà accordato uno sconto di pena, a Lecco. Altrimenti sarà della partita il 19 aprile, nello spareggio salvezza contro il Cosenza. Al termine della partita, sul suo profilo Istagram, Kabashi aveva chiesto scusa ai compagni di squadra e ai tifosi negando però di aver colpito con una testata l’avversario. Il giudice sportivo ha poi sanzionato Pieragnolo e Portanova con l'ottava ammonizione mentre il capitano Paolo Rozzio è arrivato alla quarta sanzione ed è in diffida assieme a Alessandro Bianco.l © RIPRODUZIONE RISERVATA