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Reggiana, torna Romagna ma senza di lui la difesa ha retto

Massimo Sesena
Reggiana, torna Romagna ma senza di lui la difesa ha retto

Il forte centrale è nuovamente a disposizione dopo il lungo infortunio, ma il trio Marcandalli-Rozzio-Sampirisi ha incassato pochi gol

23 marzo 2024
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Reggio Emilia Quando riprenderà il campionato, a Venezia, contro i lanciatissimi ragazzi di mister Vanoli, Alessandro Nesta potrà se non altro contare anche sul ritorno di Filippo Romagna, al rientro dopo il lungo periodo di recupero da guai muscolari.

E il quesito che si pongono un po’ tutti è il seguente: tornerà subito a dirigere la difesa granata o prenderà confidenza con il campo un po’ per volta, forte del fatto che adesso la retroguardia della Reggiana sembra aver finalmente trovato il giusto assetto. E a dirlo sono – oltre alle prestazioni dei singoli – le posizioni scalate, dall’inizio dell’anno, in una ipotetica classifica delle migliori difese. Ebbene, scorrendo le cifre di questa stagione, oggi quella di Alessandro Nesta è la quarta difesa del campionato.

Con 33 gol subiti, al pari di Rozzio e compagni, ci sono anche Cosenza e Como, mentre hanno fatto sin qui meglio dei granata soltanto Brescia, (31 gol subiti, ottavo in classifica a quota 39), Parma (30 gol subiti, primo in classifica con 8 punti sulla seconda che è proprio il Venezia) e la Cremonese (solo 24 gol subiti, terzo posto in classifica).

Invero, questa classifica ci dice soprattutto due cose – e purtroppo per la Reggiana – una sola riguarda i granata. La prima considerazione che scaturisce dalla classifica è che i campionati si vincono non prendendo gol. Certo, poi ci vogliono i bomber, quelli che la buttano dentro. Ed è probabilmente per questo che la Reggiana è presente in zona alta solo nella classifica delle difese mentre non v’è traccia di Portanova e compagni ai piani alti della classifica che conta. E tuttavia, possiamo dirci soddisfatti, considerando come eravamo partiti.

All’inizio del campionato, tutti ricorderanno i troppi gol subiti in maniera banale, ovvero evitabile, ovvero per gli errori, individuali o di gruppo dei difensori granata. Un paradosso, se si pensa che l’attuale tecnico granata è unanimemente riconosciuto come uno dei più forti difensori al mondo.

Poi però, dev’esser subentrato un ulteriore paradosso: a un certo punto della stagione Filippo Romagna è costretto a fermarsi per guai muscolari che non gli danno tregua e Nesta perde il proprio regista difensivo. Il paradosso sta tutto lì: l’assenza forzata di Romagna ha spinto tutto il reparto a dare di più e i risultati sono sotto gli occhi di tutti, grazie a un trio, composto da Paolo Rozzio, Alessandro Marcandalli e Mario Sampirisi. Tre moschettieri a cui va aggiunto, come nel romanzo di Dumas, il quarto. Il loro rendimento è andato sempre migliorando, consapevoli anche di avere le spalle coperte da un Francesco Bardi quasi impenetrabile, fermato soltanto da una brutta distorsione a una caviglia. Fino a quello stop forzato (che ha comunque consentito al suo sostituto Giacomo Satalino di mostrare grandi doti), Bardi poteva vantare 7 partite di fila senza subire gol, una percentuale di parate pari al 76%, meglio di Alessandro Micai, portiere del Cosenza (71%) e molto meglio di Brenno Oliveira del Bari (70%) e di Nicolas Andrade, estremo difensore del Pisa, attestato sul 67.7% di parate effettuate.