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L’intervista

Il presidente della Reggiana, Salerno: «Nesta? Lo aspettiamo ma non stiamo perdendo tempo»

Wainer Magnani
Il presidente della Reggiana, Salerno: «Nesta? Lo aspettiamo ma non stiamo perdendo tempo»

Nell’attesa della decisione dell’allenatore: «Ambisce alla serie A? Legittimo»

06 giugno 2024
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Reggio Emilia Il presidente Carmelo Salerno rompe il silenzio e fa chiarezza su tutto. «Nesta ha l'ambizione di allenare in serie A ed è legittimo – rimarca il massimo dirigente della Reggiana – Se ciò avvenisse ci dispiacerebbe tanto ma pur avendo un contratto con la Reggiana non lo possiamo obbligare a rimanere. Ci siamo comportati allo stesso modo con il direttore sportivo Roberto Goretti perché noi siamo delle persone perbene e Romano Amadei ha un suo stile».

Ai tifosi non è piaciuto questo “tira e molla” e il concedere sempre tempo a Nesta...
«Nessun tira e molla. A oggi ci sono sei squadre di serie B, Bari, Frosinone, Palermo, Salernitana e Pisa che non hanno ancora l'allenatore e alcune che non hanno nemmeno il direttore sportivo. In serie A Verona, Monza, Venezia e Cagliari sono ancora alla ricerca di un tecnico. Anche alla luce di questi dati di fatto noi non siamo in ritardo e non abbiamo perso tempo».

Nesta ha manifestato delle perplessità sul progetto Reggiana che l'hanno spinto a prendere tempo?

«Assolutamente no. Nesta sa tutto ciò che stiamo facendo, quelle che sono le nostre possibilità, la squadra che stiamo cercando di allestire e non ha fatto nessuna richiesta, tantomeno ha manifestato delle criticità. Questo allarmismo è ingiustificato. È contento di poter rimanere alla Reggiana ma allo stesso modo è lusingato di poter allenare in serie A».

In qualsiasi squadra di serie A oppure ha questo debito di riconoscenza nei confronti di Adriano Galliani?

«È legittimo per un allenatore o per un direttore sportivo avere l'ambizione di andare in serie A. Se ciò accadesse saremmo dispiaciuti ma allo stesso tempo orgogliosi».

Se Nesta dovesse decidere di rimanere si potrebbe dire che la Reggiana è per lui una seconda scelta?

«Non possiamo ragionare in questi termini rispetto all'opportunità di allenare in serie A. Nesta ci ha detto che ha rifiutato diverse proposte da società di serie B. Noi veniamo dopo la serie A ed è normale, ne dobbiamo prendere atto anche per il futuro. Non è un'offesa se un direttore sportivo o un allenatore sono approdati alla serie A grazie alla Reggiana, anzi occorre esserne orgogliosi perché abbiamo fatto crescere dei professionisti».

In tutta questa vicenda si è perso tempo?

«Non è così perché sono tante le società di serie A e serie B che sono ancora alla ricerca di un allenatore e poi vorrei ricordare che lo scorso anno nonostante avessimo vinto il campionato di serie C il 10 aprile, Nesta era stato presentato il 15 giugno e fino a pochi giorni prima non c'era la firma sul contratto. Il giorno dopo che Goretti è andato via, abbiamo annunciato il nuovo direttore sportivo».

Siete disposti ad aspettare Nesta?

«Per noi Alessandro Nesta è importante perché è una persona perbene e ha fatto crescere la società sotto tutti i punti di vista».

Cosa vi siete detti in questi due confronti video?

«Non ci ha chiesto nulla di particolare. E' conscio che quest'anno non si ripartirà da zero ma da un progetto che si sta consolidando. Non siamo più una matricola e il direttore sportivo Pizzimenti sta lavorando per allestire l'organico».

Non vi sono criticità o timori per il prossimo campionato della Reggiana?

«Nei colloqui che abbiamo avuto con lui, non ha evidenziato nessun problema. Alessandro sa tutto. Ripeto: conosce il budget e i giocatori che stiamo trattando attraverso l'aiuto dei suoi collaboratori. Nesta è d'accordo su tutto».

Avete fissato un termine per una risposta definitiva?

«Quando saranno occupate tutte le caselle della serie A e credo che ciò accadrà entro la fine della settimana. A Nesta non abbiamo dato una scadenza per rispetto della persona e dell'allenatore».

Pensa che all'orizzonte ci sia solo il Monza?

«In serie A ci sono diverse panchine libere, ora mi dicono anche quella della Lazio...».

E' ipotizzabile che la Reggiana non si farà trovare impreparata se Nesta dovesse andare al Monza o in serie A.

«Il ds Pizzimenti sta lavorando in questa logica e il giorno dopo l'addio di Nesta saremo pronti per presentare il nuovo allenatore».

E’ arrivato in città Fabio Caserta per un confronto con il ds Pizzimenti...

«Non saprei. Il desiderio di Nesta è di allenare in serie A e noi non possiamo farci trovare impreparati. La Reggiana è una società stimata, credibile e apprezzata. Non credo avremo difficoltà nel trovare un allenatore degno sostituto di Nesta».

Cosa vi hanno insegnato prima l’addio di Goretti e poi ora questa vicenda dell'allenatore?

«I tifosi devono capire che la Reggiana è amata da tutti salvo proposte più interessanti. I giocatori, gli allenatori, i direttori sportivi passano ma la Reggiana resta e rappresenterà sempre la città di Reggio Emilia. Dobbiamo essere orgogliosi se siamo una vetrina per chi vuole ambire alla serie A, perché significa che abbiamo fatto le cose perbene».

Questi contrattempi hanno creato tensione all'interno della proprietà?

«Siamo in tre soci e abbiamo sempre preso tutte le decisioni all'unanimità, mai a maggioranza. Ci mancherebbe. Siamo amareggiati ma sempre uniti».

Amadei cosa ha detto di questa telenovela Nesta?

«È dispiaciuto ma nessuno è arrabbiato nei confronti di Nesta perché lo comprendiamo. Amadei ha visto di peggio nella sua lunga carriera sportiva. Solo io ci resto sempre male, prima per Goretti e ora per Nesta anche se nei confronti di Roberto ho gratitudine per ciò che ha fatto per la Reggiana».

La Reggiana si è salvata in anticipo, ha vinto il derby col Modena, ha pareggiato col Parma portando 16mila tifosi alla stadio. Si può dire che in seguito ci siamo complicati la vita da soli?

«Non è così, perché se dobbiamo aspettare le decisioni della serie A significa che abbiamo professionisti di valore. Poi ripeto: Nesta l'abbiamo presentato il 15 giugno. Forse abbiamo sbagliato nel comunicare qual era e qual è oggi la situazione, lo stato dell’arte, ma non siamo affatto preoccupati per il futuro». © RIPRODUZIONE RISERVATA