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Beppe Mangone saluta la Unahotels: entrerà nello staff dell’Olimpia Milano

Adriano Arati
Beppe Mangone saluta la Unahotels: entrerà nello staff dell’Olimpia Milano

L’assistente di Priftis si è svincolato

13 giugno 2024
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Reggio Emilia Perde un pezzo importante del proprio staff tecnico, la Unahotels reduce dal quinto posto in campionato.

Nel pomeriggio di ieri Giuseppe “Beppe” Mangone ha esercitato la clausola di uscita prevista nel suo contratto liberandosi quindi da ogni vincolo con la società biancorossa. Ancora non vi sono ufficialità al riguardo, ma dietro la scelta pare esserci una di quelle chiamate impossibili o quasi da rifiutare, arrivata direttamente dall’Olimpia Milano di Ettore Messina.

Il saluto della società

«Il club ci tiene a ringraziare Mangone per il grande contributo e la professionalità mostrata nel corso delle sue otto stagioni in biancorosso, sei nel settore giovanile e due in prima squadra, facendogli un grande in bocca al lupo per le sue future esperienze professionali», è il congedo di Pallacanestro Reggiana a una figura diventata famigliare al mondo del basket reggiano.

La carriera

Il coach modenese ha lavorato a lungo nel settore giovanile di Andrea Menozzi nello scorso decennio, prima di accettare incarichi di maggior responsabilità a Casale Monferrato e poi a Cremona. Nel 2022, il rientro a Reggio con un incarico a cavallo tra lo sviluppo individuale dei giocatori e quello di classico assistente allenatore. Il lavoro di miglioramento tecnico è da sempre la specialità di un bravo maestro di basket come Mangone, non a caso coinvolto anche nelle Nazionali giovanili, come coach dell’Under 16 nel 2023 impegnata agli Europei di categoria. È Mangone l’uomo ad aver lavorato maggiormente con Faye e Grant in questa stagione, lo sviluppo dei movimenti spalle a canestro del centro titolare è in buona parte farina del suo sacco. Adesso, una sfida non da poco in una società di vertice che a meno di sorprese sarà l’Olimpia Milano. Messina dovrebbe rimanere in sella ma sono previsti cambi nello staff, l’ex play reggiano Poeta ad esempio potrebbe cercare spazio come capo allenatore, e già si parla di Brescia per lui. In una realtà di quel livello, Mangone avrebbe il compito di lavorare con chi, tra le mille trasferte e i mille impegni, avrà meno spazio in campo e ha necessità di rifinire il proprio gioco.

Lo scenario

E Reggio? Il gruppo guidato da Priftis perde un elemento molto valido e che conosce alla perfezione l’ambiente. In questo senso, l’erede naturale potrebbe essere già in casa e si chiama Marco Rossetti, ex giocatore biancorosso da tempo coinvolto dall’altro lato del parquet. Rossetti, come fatto da Mangone in passato, si è spesso diviso tra giovanili e prima squadra, collaborando a propria volta per lo sviluppo tecnico dei singoli giocatori. Un suo maggior coinvolgimento, anche pensando al rapporto solido costruito con Priftis e il vice Fucà, non stupirebbe, anche se tutte le opzioni verranno valutate e anche una “promozione” di Rossetti non escluderebbe comunque la possibilità di inserire un quarto componente nella squadra di lavoro biancorossa. Un tecnico da pescare o all’esterno o guardando al sempre fertile bacino del vivaio di casa.

Se la Unahotels farà le coppe, la necessità di una rosa larga e profonda riguarderebbe i giocatori ma pure i coach, chiamati a dividersi tra tante partite da preparare in tempi stretti e tanti ragazzi da seguire non solo sul piano tattico.