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Basket Serie A

Nick Melli, campione vero

Nick Melli, campione vero

Il reggiano decisivo nella conquista del Tricolore con la sua Olimpia, da capitano lascia sollevare la coppa a Kyle Hines, vicino al ritiro

15 giugno 2024
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Reggio Emilia Finisce in gloria, e quanta gloria, la stagione di Nicolò Melli. Giovedì sera l’Olimpia Milano di cui l’atleta reggiano è capitano ha vinto gara 4 della serie scudetto con la Virtus Bologna e ottenuto così il 31esimo titolo italiano. Il tostissimo giocatore nato e cresciuto a Reggio è stato poi premiato come miglior italiano e miglior difensore dei playoff 2023-24. Per lui è il quarto scudetto italiano, il terzo consecutivo da quando è tornato a Milano dopo l’esperienza in Nba. Al conto va aggiunto quello del 2014 sempre con l’Olimpia. Questo per l’Italia: in carriera, Melli ha trionfato anche nel campionato tedesco e in quello turco. La ciliegina sulla torta, con l’umanità che da sempre lo caratterizza, l’ha messa al momento delle premiazioni. Come capitano, sarebbe toccato a lui alzare la coppa scudetto, ma ha preferito lasciare l’onore al compagno di squadra Kyle Hines, leggenda del basket europeo arrivato al momento del ritiro. Non male, per due giganti dell’ultimo decennio di pallacanestro che hanno incrociato la prima volta le strade in A2, quando Melli era a Reggio e Hines esordiva con la Veroli di Trinchieri, coach cruciale per la definitiva maturazione di Nicolò. Conclusi i festeggiamenti in campo, ha raggiunto la tribuna per baciare e abbracciare la moglie, la figlia, papà Leo e mamma Julie, sempre presenti nei momenti importanti del giocatore di origine reggiana più forte di sempre. Ancora emozionato, è proprio Leo Melli a raccontare quei momenti. «È stato tutto davvero toccante, soprattutto il gesto con Hines, ha fatto una gran cosa e credo tutti l’abbiano apprezzato – le sue parole–. Credo che la stagione non potesse concludersi meglio di così, la stagione è stata complicata ma questo è stato un finale bellissimo per la squadra e per Nicolò. Ancora di più pensando che lui è alla fine del suo contratto triennale con Milano».

Melli senior tira fuori un tema che incuriosisce buona parte dell’Europa del basket. Dove giocherà l’anno prossimo Melli, tutt’ora uno dei lunghi più completi ed efficaci del continente? «Questo ancora non lo so. Di certo, con le prestazioni che ha fatto vedere ai playoff, Nicolò ha fatto vedere quanto ancora sia in grado di incidere in momenti come questi. Vedremo cosa accadrà, lui ha dimostrato ancora una volta il suo valore», sottolinea con orgoglio Leo. Parole di papà ma pure dati di fatto. A Reggio tanti appassionati sognano sempre il gran ritorno, ma per quello ci saranno da attendere ancora diversi anni. A 33 anni, Melli è ancora un elemento da quintetto in alta Eurolega, grazie a duttilità, impatto difensivo, intelligenza e mobilità superiori unite a una pericolosità offensiva comunque di alto livello. È rispettato, stimato, ha viaggiato mezzo mondo mostrando di sapersi adattare ovunque. Se non sarà Milano, sarà una delle grandi d’Europa a schierarlo. Il Fenerbahce in cui ha già giocato potrebbe essere un’ipotesi concreta, così come il Partizan Belgrado del gran maestro Obradovic, suo coach in Turchia e presente anche al matrimonio a Reggio nel 2017. Nel giro di qualche settimana, si avrà la risposta. Nel frattempo, il riposo può attendere. A breve Melli si unirà alla Nazionale, di cui è capitano tanto per cambiare, per le ultime fasi della preparazione al preolimpico di Portorico. Sempre in pista, sempre a tirar la carretta.