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Proroga del vincolo sportivo, Alberici: «Disperso tutto il lavoro già fatto»

Luca Cavazzoni
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Reggio Emilia Il 30 giugno doveva essere il fatidico giorno del “liberi tutti”, e invece, per i giocatori che avrebbero dovuto svincolarsi, il tutto è stato rimandato avanti di un anno.

La decisione è stata presa dal Consiglio dei Ministri, creando ancora più confusione tra i club ed i tesserati.

«È un non cambiamento – afferma il presidente del Crer Simone Alberici – che porta comunque ad un cambiamento. Eravamo tutti preparati per la decadenza dei vincoli per i giocatori che già erano vincolati al 30 giugno, ma ora questo ha subito una proroga al 30 giugno del prossimo anno. Si tratta di una proroga di tesseramento, alla quale noi come Crer abbiamo dovuto adeguarci in quanto trattasi di una decisione governativa che abbiamo recepito attraverso decreto legge».

Ma, non tutto è perduto. Ci sono infatti situazioni, nelle quali lo svincolo è comunque permesso.

«L’articolo 32 bis dopo il compimento dei 24 anni d’età consente comunque lo svincolo per decadenza del tesseramento – precisa Alberici – e siamo consapevoli che nei prossimi giorni saremo, in federazione, subissati di tali richieste di svincolo. Altrimenti per ottenere comunque lo svincolo serve il trasferimento tra le società, oppure la società di appartenenza deve inserire il giocatore nelle liste di svincolo. Se invece la scorsa stagione il giocatore ha già subito una movimentazione definitiva, non deve fare nulla essendo già considerato come svincolato».

Già la riforma dello sport è indigesta al movimento dilettantistico, ora anche questa proroga che è arrivata a ridosso del 1° luglio, la classica data in cui le società possono iniziare i tesseramenti per la nuova annata.

«Comprendo il nervosismo e la rabbia della società – riconosce il numero uno del Comitato Regionale – in quanto queste già si erano mosse sul mercato in un certo modo. Anche per noi a livello di federazione si fa tutto più difficile, dato che ci eravamo già mossi a livello di documentazione online e quant’altro. Con questa proroga è andata per così dire dispersa la grande mole di lavoro che avevamo già preparato, per questo abbiamo deciso, solo per qualche giorno, di chiudere i nostri portali. Stiamo sistemando il tutto, tra poco le attività delle società potranno riprendere normalmente. Ma sia ben chiaro che restano vincolati solo i giocatori che già erano in pancia alle società, per tutti gli altri nulla cambia».

Fin dalla sua introduzione, il Crer e le società hanno sempre viaggiato a braccetto attraverso i meandri di una riforma dello sport che rischia, da un momento all’altro, di mettere in ginocchio il movimento dilettantistico.

«Abbiamo dato e sempre daremo supporto alle società, che hanno fatto di tutto per superare anche queste difficoltà. Come utilizzando una gomma sono state cancellate regole che c’erano da anni, questa riforma è arrivata come un’accetta. Chi pensava che noi come federazione non fossimo all’altezza di fronteggiare tale situazione, direi che è rimasto piuttosto deluso. Ed anche le società sono spesso sottovalutate – sottolinea il presidente Simone Alberici – ma sono molto organizzate, sveglie e per questo meritano dei complimenti».