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L’intervista

Abbruscato nello staff di Conte: «Mi ha preso davanti al Subbuteo»

Massimo Sesena
Abbruscato nello staff di Conte: «Mi ha preso davanti al Subbuteo»

L’ex bomber cresciuto nelle giovanili granata racconta l’incontro con il tecnico «Il mister ha uno straordinario carisma e ci chiede continuamente di avere idee»

14 agosto 2024
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«Elvis è una new entry... Ha da faticà...». Così Antonio Conte ha presentato il reggiano Elvis Abbruscato, il pezzo più nuovo del suo staff, ai tifosi del Napoli andati a conoscere la squadra prima del ritiro estivo.

Niente di nuovo per chi conosce Conte, e nemmeno per chi ha avuto modo di apprezzare Elvis prima come calciatore e poi come allenatore delle giovanili di Arezzo, Reggiana e Mantova. In mezzo, anche tre anni da tecnico federale nelle nazionali giovanili.

Ed è suggestivo pensare che Conte abbia visto in lui lo stesso credo che lo ha contraddistinto da giocatore e bandiera della Juve e poi da allenatore ai più alti livelli. Alla base di ogni risultato c’è sempre e comunque il lavoro. Senza scorciatoie. Così come senza scorciatoie, è stato sin qui il percorso di Abbruscato, arrivato per la prima volta a far parte dello staff tecnico di una squadra di serie A. E la prova che il segreto stia tutto nella parola “lavoro” la fornisce lo stesso Elvis quando gli chiediamo come è nato il rapporto con Antonio Conte. «L’ho semplicemente contattato e lui ha voluto vedermi. Abbiamo parlato, iniziando subito a confrontarci, anche se in modo particolare».

Sarebbe?

«Ci siamo conosciuti, confrontati per sei ore... davanti al Subbuteo». Altra parola chiave che Abbruscato ci fornisce per capire Antonio Conte: confronto. Inteso come confronto di idee, di proposte.

E dire che, visto da fuori, l’idea che Conte dà di se stesso è quasi opposta, di un accentratore...

«Niente di tutto questo. È molto esigente, è vero, ma per ottenere ciò che serve non deve forzare la mano. Con il suo staff tecnico, poi, vuole continuamente proposte, ama confrontarsi e ci chiede di avere delle idee su come affrontare ogni situazione, sia di squadra, sia tecnica o tattica. Poi, è chiaro, c’è una gerarchia, e le decisioni alla fine le prende lui».

Tutti hanno visto, su social, giornali e tivù, come sono stati condotti i primi giorni di ritiro del Napoli. Abbiamo visto foto di giocatori stremati, immagini che sembravano implorare pietà...

«Niente di terribile, anzi tutto molto coerente con il metodo che il mister adotta per portare i giocatori a un livello di preparazione che consenta di giocare al meglio in campionato. La mole di lavoro quotidiana è normale per chi è un calciatore professionista».

Sbagliata anche la visione dei giocatori che detestano il sergente di ferro, quindi.

«Assolutamente sbagliata. Antonio Conte ha un carisma incredibile e tutti i giocatori lo seguono perché tutti si sentono parte del progetto».

Insomma, con il mister non ci si annoia...

«Mai. Il suo concetto di lavoro è fatto di continua evoluzione, e questo i giocatori lo sanno e lo apprezzano. Non solo: oltre a un carisma incredibile, Antonio Conte ha una grande capacità di lettura di tutte le situazioni. E non penso soltanto alla partita ma davvero a qualsiasi situazione che riguardi il gruppo squadra».

Parliamo del suo ruolo nello staff di Conte...

«Io sono un collaboratore tecnico. Sono a disposizione del mister, sia in allenamento sia durante la partita. Per me è una grande occasione di crescita e darò tutto me stesso».

Fin qui la modestia di u n ragazzo che ha inseguito e raggiunto i suoi sogni. Poi però, spulciando sul sito del Napoli si può intuire molto di quello che fa ogni giorno Elvis e soprattutto della stima che Conte nutre nei suoi confronti.

In Coppa Italia il Napoli ha appena incontrato il Modena, che squadra ha trovato?

«Una squadra forte. Con giocatori di qualità e un’ottima organizzazione di gioco. Ma posso dire una cosa da reggiano ed ex granata?».

Prego...

«La Reggiana deve pensare soltanto a se stessa, senza preoccuparsi degli altri se non quando saranno gli avversari in partita».