Gazzetta di Reggio

Sport

Calcio Serie B

Regia-Mantova: derby speciale per Rozzio e per l’ex Panizzi

Wainer Magnani
Regia-Mantova: derby speciale per Rozzio e per l’ex Panizzi

Il capitano festeggerà domani le 200 presenza in granata

17 agosto 2024
4 MINUTI DI LETTURA





Reggio Emilia Dopo sette anni torna il derby del Po.

Era il 19 marzo 2017 quando al Città del Tricolore, campionato di Serie C, si sono affrontate per l’ultima volta Reggiana e Mantova e in quella partita in maglia granata Paolo Rozzio ed Erik Panizzi erano compagni di squadra. Per la cronaca la partita si era conclusa con un pareggio per zero a zero. Domani sera per il capitano granata Rozzio e per il reggiano Panizzi sarà una partita del tutto speciale, piena di emozioni e di sentimenti.

200 e non sentirle

Paolo Rozzio è alla sua nona stagione in maglia granata, era arrivato alla Reggiana proprio nel campionato 2016/17 e domani contro il Mantova festeggerà le 200 presenze, tra campionato e Coppa. Un traguardo di pochi giocatori della Reggiana, così come è merce rara trovare in un club professionistico in Italia un giocatore che da nove anni indossa sempre la stessa casacca.

Definire Paolo Rozzio una “bandiera” non è eccessivo e nemmeno banale e lo confermano le 200 presenze condite da un paio di infortuni che lo hanno limitato. Duecento presenze come Beppe Alessi, altro grande che ha indossato con onore la maglia della Reggiana ed è entrato nel cuore dei reggiani.

Rozzio ha fatto forse di più perché oggi è cittadino onorario di Correggio e la sua famiglia e la sua vita futura ruoteranno nella cittadina reggiana.

A Paolo la società ha affidato, non a caso, il messaggio rivolto ai tifosi: «Noi ce la stiamo mettendo tutta – ha rimarcato – dateci una mano, per essere il nostro dodicesimo uomo in campo, ci vediamo allo stadio».

La Reggiana è conscia che il debutto contro il Mantova presenti delle difficoltà ma sono le stesse che il capitano Rozzio, anche a livello personale, ha sempre saputo superare. Così è stato lo scorso anno quando con l’esempio e l’allenamento ha saputo convincere il tecnico Alessandro Nesta, non uno qualsiasi ma un campione del Mondo che in fatto di difensori centrali se ne intende. Lo stesso sarà con William Viali anche se nessuno nasconde che oggi come oggi il pacchetto arretrato della Reggiana carente e ci si dovrà aggrappare proprio al capitano per reggere il confronto col Mantova.

Il sogno si realizza

Erik Panizzi non solo ha festeggiato le cento presenze col Mantova ma è al suo sesto anno consecutivo in maglia biancorossa e nel momento del rinnovo il suo pensiero è andato proprio a Paolo Rozzio.

«È stato mio compagno di squadra per due anni – ha ricordato tempo fa – e lo ritengo un esempio in campo e fuori. Non si rimane per tanti anni un club se non sei un leader. Paolo lo apprezzo come giocatore ma soprattutto come uomo. Per me è un esempio e mi specchio in lui».

Così com’è stato per Rozzio anche il cammino di Erik è stato costellato da ostacoli tanto che due anni fa era stato messo fuori squadra dal Mantova, come era successo a Reggio Emilia ma oggi Panizzi è un giocatore “bandiera” della squadra di Possanzini.

«Il talento conta – ha sottolineato nella sua ultima intervista in aprile – ma serve la capacità d’apprendimento e la tenacia. Io sono uno che non molla mai».

Adesso Erik, seduto sulla riva del Po o nella piazzetta della sua Santa Vittoria, sogna di poter rimettere piede al “Città del Tricolore”, uno stadio che gli ha fatto battere il cuore.

«Dopo il fallimento della Reggiana – aveva ammesso qualche mese fa – non sono più tornato al “Città del Tricolore”, perché quello stadio mi riportava alla memoria emozioni uniche. Ogni calciatore sogna un giorno di poter entrare in uno stadio così, con tanta gente che vive di passione per la propria squadra del cuore».

La prima volta

Domani il sogno diventerà realtà e Panizzi uscirà nuovamente del tunnel del Città del Tricolore e alzando gli occhi getterà uno sguardo alla curva Sud dove ci sono tanti suoi amici che tifano granata. In giugno, alla vigilia del torneo di B che non ha mai potuto giocare, ha pensato proprio al debutto in campionato contro la Reggiana.

«È la squadra della mia città, che poi è l’unica che mi vedrà come ex di turno. Non l’ho mai sfidata da avversario».

L’arrivo allo stadio, il riscaldamento, l’ingresso in campo, l’abbraccio col capitano Rozzio, l’unico compagno superstite della sua Reggiana: saranno questi i momenti in cui le pulsazioni del cuore di Erik andranno a mille, anche se poi dopo il fischio iniziale della partita il suo unico pensiero sarà per il Mantova.

«Devo dimostrare di essere all’altezza della categoria – ha dichiarato prima di una vacanza alle Maldive – sono curioso di vedere quanto si alzerà il livello, le mie motivazioni non sono mai state così forti».

© RIPRODUZIONE RISERVATA