«Stefano, Paolo, Loris e William per sempre nei nostri cuori»
Un successo il torneo di calcio organizzato da Dario Morello
Reggio Emilia “Che bello è, quando esco di casa, per andare allo stadio, a tifare Reggiana”
È finito con questo coro intonato dai Nomadi e accompagnato dai numero tifosi presenti, la festa per il “Primo memorial granata nel cuore forever”.
I Nomadi
Beppe Carletti e tutti i componenti dei Nomadi sono stati la sorpresa finale di uno straordinario pomeriggio di passione granata che aveva un preciso obiettivo, come hanno ricordato, insieme, Dario Morello e gli esponenti delle Teste Quadre e del Gruppo Vandelli: «Ricordare tutti i dirigenti, giocatori e tifosi che avevano il granata nel cuore e che ora non ci sono più».
Un memorial sentito e partecipato dai tifosi del Gruppo Vandelli e delle Teste Quadre che erano presenti con le rispettive squadre ma anche dai tanti tifosi assiepati a bordo campo. Nutrito il gruppo degli ex granata, in campo e fuori dal rettangolo di gioco. Il più acclamato è stato ovviamente “Pennellone” Silenzi. Sono in molti che ne hanno approfittato per selfie e autografi con Andrea e c'è chi gli ha mostrato una vecchia foto che ritraeva la squadra del Veggia assieme alla sua Reggiana edizione 88/89. Molti ex granata sono scesi in campo, altri hanno demandato l'impegno al figlio, come nel caso di Sergio D'Agostino. Ancora in grande forma Marcello Montanari, Eugenio Sgarbossa, Paolo Sacchetti, Max Battigello, Mauro De Angelis (con qualche problema al ginocchio ma provvisto di una bustina magica da prendere tra un tempo e l'altro) Gianluca Imbriale, Claudio Ciceri, Antonio Razzano mentre Saverio Albi, Stefano Paraluppi, Ivano Vacondio e Sergio D'Agostino hanno optato per un'assistenza a bordo campo, così come sono stati ospiti graditi l'ex presidente Ermete Fiaccadori e l'ex ds Renzo Corni.
Cattani e Cigarini
A rappresentare l'attuale Ac Reggiana il vice presidente Vittorio Cattani e anche per legami d'amicizia il centrocampista Luca Cigarini. Per la Fondazione dello Sport era presente la direttrice Silvia Signorelli, ospite gradito Giorgio Cimurri da sempre vicino ai granata.
Morello si commuove
Dario Morello è stato l'ideatore e l'organizzatore della magnifica manifestazione assieme a tanti collaboratori tra cui la moglie Laura, il figlio Simone, Max Punghellini, Elena, Giannino e tanti altri, che si sono spesi per questo primo memorial. «La Reggiana è qualcosa di speciale – ha rimarcato Dario Morello – chi indossa questa maglia ne rimanere affascinato a tra di noi si è creato un legame che va oltre il terreno di gioco. Un rapporto d'amore per la maglia granata e con tutto l'ambiente. Per questo motivo sentivamo l'esigenza di dedicare un memorial a tutti coloro che non ci sono più, sia dirigenti, giocatori e tifosi, che hanno amato la Reggiana. Questo è stato il nostro spirito e l'impegno di portarlo avanti negli anni”. Un torneo che, come detto, ha visto scendere in campo le squadre delle Teste Quadre, del Gruppo Vandelli, Reggiana Forever e gli Amici Granata. L'incasso (ingresso a offerta libera e vendita della speciale t-shirt) sarà interamente devoluto al Core. A Masone si sono dati appuntamento e hanno ricevuto attestati di grande affetto Leonardo Perugi, oggi sindaco di Toano, un paese che ha imparato ad amare grazie ai trascorsi granata del papà Paolo. Eppoi Micaela Vecchi, figlia di Villiam e la signora Patty, la moglie di Stefano Guerra. Un pensiero è andato alla moglie di Dominissini che non è potuta essere presente. Tante le parole di riconoscenza nei confronti di Dario Morello che non è riuscito a trattenere le lacrime di commozione. «Non possiamo che ringraziarvi – ha rimarcato la moglie di Guerra – perché il ricordo di Stefano come di altri è rimasto nel nostro cuore come in quello dei tifosi». Un concetto rimarcato da Micaela: «Mio padre Villiam amava profondamente la Reggiana e oggi sarebbe felice di essere qui con noi, ma sono certo che ci accompagnerà sempre». Il vice presidente Cattani ha rimarcato un aspetto: «Come dirigenti sentiamo il peso della responsabilità di rappresentare degnamente un popolo granata che ha orgoglio e cuore, soprattutto in queste manifestazioni di grande affetti nei confronti di chi, purtroppo, non è più con noi».l
© RIPRODUZIONE RISERVATA