Tutti pazzi per la Reggiana di Viali: «Ci farà divertire»
Da Paolo Sacchetti a Renzo Corni, da Andrea Silenzi a Beppe Carletti tutti giudicano positivamente l’avvio di Vergara e compagni in campionato
Reggio Emilia A proposito del campionato della Reggiana, gli ex granata viaggiano sulla stessa lunghezza d’onda: blindare la categoria e poi cavalcare le onde dell’entusiasmo. E poco importa se non è arrivata la punta da doppia cifra, William Viali ha tutte le carte in regola per far rendere al meglio la rosa che ha disposizione. L’amico di William Tra i suoi sponsor principali c’è sicuramente Paolo Sacchetti legato al tecnico granata da un ricordo particolarmente tenero. «Voglio molto bene a William Viali. Abbiamo giocato insieme ad Ascoli nella stagione 96/97 e lui era molto giovane ma già bravo e con personalità. Capitava che alla sera lo invitassi a cena a casa mia e una volta si presentò con una casetta di cartoni animati per mia figlia. E quella cassetta l’abbiamo ancora. Questo per dire che ho ben più di un motivo per essere legato a questi colori». Sulla costruzione della squadra gli ex granata sono concordi nel definirla equilibrata, tra questi l’ex ds Renzo Corni protagonista insieme aPippo Marchioro ed Ermete Fiaccadori degli anni d’oro. «Mi sembra una squadra equilibrata, ben organizzata dietro e anche in avanti dove però manca l’attaccante da doppio cifra. Ma questo è un po’ il problema che hanno tutte le squadre. Però la vedo bene, è una squadra che mi piace e ci sono tutte le qualità per fare qualcosa di importante. Anche l’allenatore mi sembra molto bravo, soprattutto a capire subito il vento di una partita, perché la serie B è un campionato complicato e prima di tutto sarà importante mettere al sicuro la categoria. E una volta raggiunta quella potrà giocarsela fino in fondo perché fino ad ora non ho visto granché. Ma attenzione – conclude Corni – alle neopromosse: sono piene di euforia». La parola ai bomber Se Corni parla della mancanza di un punta, Andrea Silenzi in doppia cifra ci andò eccome.
«La Reggiana di Viali ha iniziato bene – dice “Pennellone”, indimenticato idolo della curva sud – e chi comincia bene è già a metà del percorso. Ho parlato con il vice presidente Cattani e mi è sembrata una persona che ha cuore le sorti della Reggiana. Ho l’impressione di un cambio di marcia e ci toglieremo delle belle soddisfazioni». Silenzi parla della squadra granata come un vero e proprio tifoso. «Più che uno po’ granata il mio cuore è parecchio granata, ho sempre detto che questa è la mia seconda casa e trovo le porte sempre aperte. Purtroppo non riesco a venire con molta frequenza ma il mio cuore è sempre qui. Sposo la teoria del direttore Corni: attenzione alle neo promosse. Hanno fame e voglia di mantenere la B». Al pensiero di Silenzi si accoda Sergio D’Agostino, un altro che la doppia cifra la raggiunse e che per sopperire al mancanza di un bomber suggerisce una soluzione. «Le ho viste tutte – dice a proposito delle partite dei ragazzi di Viali – e mi sono anche divertito. Posso dire che la Reggiana è un’ ottima squadra dove forse manca solo un attaccante in grado di garantire un discreto bottino. Trovare una valida spalla per Gondo potrebbe essere una soluzione. Ho conosciuto personalmente Viali, un allenatore giovane, bravo e con le idee molto chiare. Ha fatto molto bene a Cosenza e anche quest’anno credo proprio che vedrò un ottima Reggiana. Ma l’obiettivo per noi reggiani deve essere quello di mantenere la categoria. Poi si vedrà, la squadra c’è». Non è stato un bomber perché Saverio Albi di mestiere faceva il difensore, ma un suo gol al Tardini è scolpito nella pietra e l’ha consegnato alla storia della Reggiana. «La partenza è stata buona perché è importante fin da subito mettere fieno in cascina e l’allenatore mi sembra uno che sa il fatto suo. La prima cosa da fare è sicuramente quella di mettere la categoria in sicurezza e poi cavalcare l’onda dell’entusiasmo». Le insidie della B Per Marcello Montanari, uno che la serie B la conosce bene, il bomber da doppia cifra è un argomento che deve interessare sopratutto le squadre che puntano a vincere il campionato. «Sarà il classico campionato di serie B: duro e difficile dove ci saranno periodi di euforia ad altri dove non arriveranno i risultati. L’anno scorso si è passati dall’incubo dei play out con l’allenatore in bilico, fino a cullare il sogno dei play off. Quella allestita quest’anno mi sembra una discreta squadra con tutte le caratteristiche per potersi salvare. Mi sembra che in questo momento sia Vergara quello che sta facendo la differenza, un giocatore di prospettiva e per fortuna ce l’ha la Reggiana”. Sulla necessità di una punta da doppia cifra questo è il suo pensiero di ex giocatore nonché di tecnico: «E’ quello che manca un po’ a tutte le squadre – conclude Montanari – ma quel giocatore serve a chi vuole vincere il campionato e non mi sembra sia il caso della Reggiana. Sarà invece importante trovare gli accorgimenti giusti con i giocatori che hai a disposizione e mi pare che Viali lo stia facendo».
Carletti è ottimista. Si scusa per la mancanza di competenza, ma anche Beppe Carletti non nasconde la propria fede granata. «Mi lega una lunga amicizia con Morello – spiega il leader dei Nomadi – e quindi sono diventato un tifoso della Reggiana e seguo sempre volentieri al squadra della mia città. Hanno iniziato bene, e secondo me ci toglieremo delle belle soddisfazioni. A ottobre insieme a tutto il gruppo sarò allo stadio per vedere una partita». Dario Morello è stato l’artefice della giornata di beneficenza andata in scena sabato. «Dopo queste quattro giornate - spiega l’ex granata - l’indicazione è quella di una squadra che può fare bene. Tutti si aspettavano una punta di ruolo ma per la rosa a disposizione di Viali non credo serva una vera e propria punta, ma serve un giocatore in grado di mandare in gol anche le mezzali e le ali. Vedremo come cambierà l’impronta della squadra con gli ultimi arrivi». Gegio Sgarbossa era il capitano di quella Reggiana che con la vittoria a San Siro contro il Milan si garantì il secondo campionato di serie A. «È partita bene e il pubblico si è gasato. Adesso bisogna continuare ma senza montarsi la testa perché il campionato di serie B è lungo e pieno di insidie e trabocchetti».l © RIPRODUZIONE RISERVATA