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Reggiana, parla il presidente Salerno: «Con Viali può iniziare un nuovo ciclo»

Wainer Magnani
Reggiana, parla il presidente Salerno: «Con Viali può iniziare un nuovo ciclo»

L’intervista al numero uno granata

18 settembre 2024
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Reggio Emilia Carmelo Salerno allarga l’orizzonte e usa un concetto caro a Julio Velasco: «Godiamoci quello che abbiamo, che è molto di più rispetto allo scorso anno anziché rammaricarci di ciò che ci manca».

Tutto vero, ma come giudica la sconfitta col Sudtirol?

«Abbiamo iniziato un nuovo percorso e ci può stare una battuta d’arresto, è un’occasione per crescere. I numeri dicono che abbiamo 7 punti in 5 partite, tre in più rispetto allo scorso anno e col Mantova la vittoria è svanita all’ultimo secondo. A prescindere dai numeri è il calcio che abbiamo proposto che mi entusiasma. Un gioco divertente e che ha reso orgogliosi i nostri tifosi».

Cosa l’ha amareggiata? La sconfitta o l’atteggiamento della squadra?

«Io soffro fisicamente per un pareggio figuriamoci per una sconfitta, però guardando quello che abbiamo, non posso che essere fiducioso».

Da dove trae origine questo suo ottimismo?

«Questo è un campionato difficile, con cinque o sei corazzate ma la Reggiana può essere una protagonista. Quest’anno ho questa sensazione, una bella sensazione».

Cambia l’obiettivo finale?

«Noi vogliamo salvarci per consolidare il patrimonio e il percorso che abbiamo intrapreso e poi sognare».

Lei si immagina una Reggiana ambiziosa?

«La salvezza è un patrimonio e va raggiunta a ogni costo. E questo potrebbe essere l’anno della svolta».

In che senso?

«Abbiamo un organico composto da giocatori giovani, di prospettiva e per buona parte di proprietà della Reggiana: Maggio, Portanova, Girma, Reinhart, Motta, Cavallini. Una squadra allestita da un direttore sportivo che ha grandi conoscenze e professionalità. Mi auguro che con Pizzimenti e Viali si possa iniziare un mini ciclo importante. La continuità in categoria e come struttura societaria sono fondamentali».

Proporrà il rinnovo del contratto a mister Viali?

«Ogni volta che vado al campo indico al mister Viali la mia penna che ho nel taschino della giacca. Viali ha l’ambizione di andare in serie A e gli ripeto che l’importante è salire con la scala non con l’ascensore perché c’è il rischio di tornare subito in basso».

Tornando all’ultima sconfitta, contro il Sudtirol abbiamo difeso male...

«Tutto vero. E sono certo che lo staff tecnico analizzerà la partita ma dobbiamo anche guardare alle cose belle. Facendo un passo indietro vorrei sottolineare come siamo arrivati a questa situazione».

Cosa apprezza di questo nuovo corso?

«Viali ha trasformato in poco tempo una squadra che oggi è divertente e rende orgogliosi i nostri tifosi».

Tutto questo dopo una estate non facile, tra silenzi e sofferenza...

«Abbiamo passato tre mesi pesanti, perché siamo stati costretti a scegliere un nuovo ds, un nuovo mister e a rifare la squadra. C’era un clima di diffidenza e preoccupazione da parte di addetti ai lavori e tifosi. Alla resa dei conti abbiamo un organico importante, con giovani di valore e di prospettiva. Una squadra che ha una filosofia di gioco diversa rispetto allo scorso anno. Il ds ha avuto la pazienza di aspettare un allenatore che oggi possiamo dire è una fortuna averlo alla guida della Reggiana. Gestire il dopo Goretti e il dopo Nesta non è stato facile e devo ringraziate pubblicamente il ds Pizzimenti».

L’allenatore Viali è apparso un po’seccato per le critiche ricevute dopo la sconfitta col Sudtirol...

«A fine partita bisognerebbe stare zitti. Ogni allenatore reagisce in modo diverso. Viali voleva vincere la partita a tutti i costi ed era amareggiato. È bel segnale, perché significa che dopo tre mesi si sente coinvolto».

Qual è il messaggio che vuole dare ai tifosi?

«Verso di loro ho un sentimento di gratitudine. Vale per i tifosi come per i nostri sponsor. È stato battuto un record storico della serie B. Ogni partita ci sono diecimila tifosi allo stadio e mi auguro che accada come col Brescia che sono rimasti dieci minuti dopo la fine della partita ad applaudire la squadra».

Domenica in molti sono andati via prima del 90’e non sono mancati i fischi..

«Se perdi è normale che ricevi dei fischi perché sono generati dall’amore nei confronti della Reggiana. Aiutare la squadra a crescere significa anche manifestare in modo civile il proprio disappunto».

Ritiene che abbiamo un organico completo?

«Abbiamo due o tre giocatori in esubero che una società come la nostra non può avere. Ci sono motivi tecnici, per cui le rose devono essere di 24/25 elementi per sentirsi tutti protagonisti. C’è un aspetto economico: non ci possiamo permettere di avere 1, 2 milioni di euro per esuberi non utili alla squadra».

Stulac è stato il giocatore più criticato forse perché ci aspettavamo tanto da lui?

«Di sicuro non può essere quello visto col Sudtirol. Stulac lo abbiamo cercato, aspettato e voluto a tutti i costi per farci fare il salto di qualità».

Possiamo permetterci di lasciare fuori lista un giocatore come Kabashi?

«È un discorso tecnico, perché nel ruolo ci sono tre giocatori (Stulac, Cigarini e Reinhart, ndr) , e anche economico».

La partita con la Salernitana rievoca un precedente molto amaro.

«Un precedente molto brutto, perché fummo l’unica squadra in Europa a perdere una partita per Covid. Oggi è cambiata la proprietà della Salernitana e non possiamo incolparli per quello che accadde allora».

Sabato troveremo un avversario che ha la peggior difesa ma anche il secondo miglior attacco...

«Non mi nascondo: contro la Salernitana vogliamo vincere. Non sono scaramantico ma quest’anno giocheremo tutte le partite con questo spirito».

Cosa succederà nell’assemblea di Lega del 10 ottobre?

«Spero che non si presenti l’attuale presidente Balata. La Lega sta attraversando un periodo difficile, i mancati introiti per i diritti tv hanno creato un danno pazzesco alle società. Il problema non lo può risolvere chi l’ha creato, quindi mi auguro che Balata si dimetta».

Ipotizza per la Reggiana una perdita di 1,5 milioni di euro?

«Stiamo parlando da 1,5 milioni a 2 milioni di euro ma non ci voglio pensare, in qualche modo devono essere reintegrati».

A Sportitalia ha detto che le piacerebbe ricomprare lo stadio?

«In battuta ho detto che la Mapei l’ha acquistato per 3,7 milioni e se vogliono a 5 milioni lo possiamo comprare». 

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