Bulega si ferma prima del via
La moto del campione reggiano ha un guasto durante il giro di ricognizione. La battaglia con Razgatlioglu per il titolo non inizia neppure: ora il turco è a +33
Reggio Emilia Purtroppo la super sfida per il titolo mondiale Superbike al Motorland Aragon di Alcaniz tra il pilota reggiano Nicolò Bulega e il rientrante leader del campionato, il turco Razgatlioglu, non c’è stata in quanto in Gara 1 la rossa Panigale V4R di Bulega si è inspiegabilmente fermata a bordo pista nel giro di ricognizione della seconda partenza.
La giornata era iniziata nel migliore dei modi per Bulega, che in 1’47”840 aveva conquistato la sua seconda pole position consecutiva con il nuovo giro record del tracciato iberico precedendo (Team GoEleven) e il compagno di box Alvaro Bautista. Per Razgatlioglu salito sulla sua BMW solo giovedì mattina dopo il lungo stop dovuto alla caduta di Magny-Cours quinto tempo a mezzo secondo dal talento di Praticello di Gattatico.
Nella gara i colpi di scena non sono mancati, nella prima partenza la gara viene interrotta dopo poco più di un chilometro, quando Sam Lowes rompe il motore, perde olio sulla pista e cade, bandiera rossa e tutti ai box, mentre per il pilota britannico di Lincoln del team Elf Marc Racing probabile frattura della clavicola.
Dopo una decina di minuti e le necessarie verifiche dei commissari di gara si è potuto procedere con la seconda partenza con schieramento immutato che vede ancora Bulega in pole.
A circa metà giro ciò che non ti aspetti: Bulega rallenta, si porta sulla via di fuga e si ferma, la Ducati non da segno di vita e per il pilota Gara 1 non inizia neanche. Le inquadrature mostrano il pilota disperato con la testa china sulla carena della moto, probabilmente in lacrime per un esito che nessuno immaginava.
La gara poi è stata un susseguirsi di sorpassi mozzafiato e se a Cremona Danilo Petrucci era stato il dominatore, ad Aragon l’eroe di giornata è Andrea Iannone, che rientrato alle gare dopo quattro anni di stop, ha compiuto una vera e propria impresa con una Ducati di un team privato. Il pilota di Vasto ha dominato dalla prima curva ed ha resistito agli attacchi portati da Petrucci e delle BMW di Razgatlioglu e Gerloff chiudendo la gara sul velluto.
Razgatlioglu con il secondo posto ha guadagnato venti punti su Bulega portando il suo vantaggio a 33 punti. Purtroppo, dopo i progressi fatti la scorsa settimana al Cremona Circuit, note dolenti per il team cittadino del Puccetti Racing costretto a vedere il ritiro anticipato di Tito Rabat.
Oggi attesa per la Superpole Race e per Gara 2 sperando che la Ducati sistemi il mezzo di Bulega rendendolo affidabile e competitivo.