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Priftis: «Con testa e gioco la Unahotels può migliorare»

di Adriano Arati
Priftis: «Con testa e gioco la Unahotels può migliorare»

Il coach biancorosso presenta la trasferta di domenica a Cremona

05 ottobre 2024
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REGGIO EMILIA  «Cremona è una squadra che non molla mai, ha tanti esterni e tanto tiro, non sarà facile fare bene».

Mette in guardia contro la prossima avversaria, il coach della Unahotels Dimitris Priftis. La Vanoli Cremona è stata costruita per cercare di ottenere la salvezza tramite un gruppo tenace e organizzato, che ha già saputo mettere in difficoltà in amichevole Reggio.

Inoltre, ricorda il tecnico greco, quella di domenica in Lombardia «sarà la nostra prima gara ufficiale in trasferta. E la giocheremo contro una squadra che non molla mai, che lotta sino alla fine ed è sempre motivata. Sappiamo che sarà una gara dura e che non sarà facile far bene».

Questo perché «Cremona giocherà sicuramente duro sia in difesa sia in attacco, ne abbiamo avuto una prima esperienza nell’amichevole di Scandiano. Rispetto all’anno scorso hanno allargato la rotazione degli esterni, hanno messo dentro dei giocatori di valore tra le guardie e sono sempre bravi a cooperare al massimo».

«I nostri avversari giocano una pallacanestro di squadra, hanno tanta pazienza in attacco, e questo aspetto metterà a dura prova la nostra difesa, dovremo essere bravi a tenere botta come concentrazione» chiarisce.

Come sottolineato dal coach Priftis, la Vanoli è una formazione costruita principalmente su giocatori perimetrali con tiro e doti realizzative, a partire dal play Davis, la guardia Booth, l’ala Jones, a cui unire il veterano Lacey.

Sotto canestro la Unahotels appare decisamente più potente e attrezzata rispetto a una Cremona con un solo centro di ruolo, Owens, e diverse ali a sostegno.

«Cremona sicuramente ha potenziato il settore esterni, con uno straniero in più e tanti tiratori. Ci sono due modi per attaccare dentro l’area. Uno è avere un giocatore dominante in mezzo, a cui dare palla perché attacchi e crei gioco, come ad esempio potevamo fare noi l’anno scorso con Tarik Black - spiega Priftis - per la maggior parte delle squadre, invece, e noi siamo tra queste, il gioco e la pericolosità dei lunghi dipendono dalla creatività e dalla capacità di costruire delle guardie».

Questo per l’avversaria. Poi c’è la Unahotels, che in due gare interne ha mostrato due facce molto diverse tra loro, quella grigiastra della sconfitta con Trento e quella ben più volitiva vista con il Vilnius.

«Abbiamo affrontato due squadre molto diverse tra loro, sicuramente nel secondo impegno abbiamo fatto meglio e si sono visti dei segnali di miglioramento. Questo deve essere il nostro obiettivo, migliorare sempre un passo dopo l’altro nel corso della stagione. E questa crescita è sempre una combinazione di testa e di gioco» riflette il coach.

I miglioramenti passano anche dal rendimento di quello che oggi appare il titolare più indietro, l’ala forte Cheatham.

«Kwan ha praticamente solo due settimane di lavoro di gruppo, a causa dei problemi fisici precedenti. Non è facile per lui inserirsi non è facile per la squadra inserirlo, ma sappiamo che ha tante qualità e che ci darà impatto e solidità non appena avrà trovato maggior confidenza», conclude il coach biancorosso.